La Bticino S.p.A. è una società per azioni che opera nel settore industriale metalmeccanico, producendo apparecchiature elettriche come interruttori, videocitofoni, tecnologie salvavita ma che si occupa più in generale di domotica e cioè quel ramo della robotica che studia delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita negli ambienti frequentati dalle persone, come ad esempio possono essere case e uffici. Fondata nel 1936 a Varese dai fratelli Bassani, la Bticino conta ad oggi circa 3000 dipendenti ed ha un fatturato di circa 4,25 miliardi di euro, di cui 500 milioni sono l’utile.
Nata con il nome di Ticino Interruttori Elettrici, l’azienda Bticino si è formata realizzando piccoli oggetti metallici di diversa applicazione, per poi specializzarsi, a partire dal 1948, nella fabbricazione di componenti elettriche destinate alle abitazioni in modo da rispondere alla crescente domanda del mercato indotta dalla ricostruzione post-bellica. In quegli anni la società si quota in borsa e assume il nome stesso dei suo fondatori e cioè Bassani S.p.A., diventando l’esempio da seguire per molti altri piccoli investitori. La prima serie di interruttori ad incasso “Domino”, sviluppata nel 1955 ,e la successiva serie “Sicura” danno visibilità all’azienda che si fa conoscere nel mercato italiano negli anni 50′.
La crescita dell’azienda si collega da più di 50 anni alle trasformazioni delle tecnologie elettriche e alla esigenze che gli spazi abitativi hanno nei confronti di quest’ultime. E’ l’esempio degli anni ’60, nei quali esce la serie “Magic”, che si caratterizza per la facilità di montaggio e la sua modularità, diventando lo standard che ancora oggi si utilizza.
Il primo salvavita risale invece ad un brevetto del 1965, invenzione derivante dalla sempre più alta attenzione al tema della sicurezza. Mano a mano che aumentava la diffusione capillare degli impianti elettrici, che conseguentemente rendevano sempre più probabile un contatto accidentale con un conduttore in tensione, i fratelli Bassani decisero di intervenire sul mercato con questo prodotto che avrebbe cambiato la vita delle persone e che consiste in un interruttore magnetotermico differenziale ad alto potere di interruzione della scarica elettrica. Un’altra invenzione interessante derivante dalle menti che componevano all’epoca lo staff aziendale sono le placche, oramai solitamente in plastica, che circondano i normali interruttori di casa.
La denominazione adottata nel 1974 , Bassani Ticino, segna un ritorno al passato soltanto per il fatto che viene utilizzata una parola già presente nel nome dell’azienda all’inizio della sua storia. In realtà gli ingegneri e i designer sviluppano da ora in avanti, un insieme di nuovi dispositivi per il controllo della distribuzione dell’energia in bassa tensione, progettando una serie di prodotti che coniugano le caratteristiche tecniche e funzionali, legate anche alle modalità di installazione, con una speciale attenzione al disegno complessivo (come sono per l’appunto i vari interruttori per luci, apertura porte e finestre, ecc., divenuti negli ultimi anni cavallo di battaglia dell’azienda italiana.
Il 1989 è una grande data per la Bticino: entra infatti a far parte del gruppo francese Legrand. E’ una mossa che permette alla società di espandere il proprio mercato al di fuori dei confini nazionali, attraendo investitori prima al di fuori delle loro conoscenze, consentendo una crescita esponenziale che porterà la Bticino a operare in oltre 60 paesi nel mondo, dal Belgio al Messico, passando dalla Cina e dall’Egitto.
Da qui, il cammino verso l’automazione dei sistemi impiantistici, è in discesa: dapprima con delle serie che permettevano il comando multifunzione di singole componenti, per poi avvicinarsi sempre di più al mondo della robotica, con l’integrazione di sistemi di videocitofonia con l’impianto elettrico domestico.
Bticino: Non Solo Componenti Elettrici
L’elemento che secondo molti ha permesso alla Bticino di diventare leader nel settore sarebbe l’aver concepito gli interruttori come elementi d’arredo, e non solo come componenti industriali. Questo ha permesso loro di sviluppare una specifica cura rivolta al miglioramento qualitativo del prodotto, ma anche una particolare attenzione alla semplificazione esecutiva. I prodotti oggi in commercio si differenziano in base agli ambienti antropizzati in cui vengono utilizzati: tecnologie per la casa o per professionisti del settore, in cui sono inclusi software, schede tecniche e aggiornamenti per gli installatori.
La novità di più recente di Bticino riguarda la possibilità di configurare il proprio impianto con un app per smartphone. E’ stato progettato per avere diverse funzioni, grandi potenzialità ma anche una estrema facilità di controllo. Infatti qualsiasi cellulare si potrà trasformare in una sorta di telecomando che permetterà all’utente di modificare la temperatura desiderata nell’ambiente prescelto o far partire il sistema di irrigazione. Inoltre l’opzione che permette di ricevere notifiche di malfunzionamento e nello stesso istante verificare in tempo reale la situazione nella propria abitazione, tramite l’ausilio di telecamere predisposte, ha un grosso impatto per quello che riguarda il senso di sicurezza che ogni cliente può provare con questa applicazione.
Non mi sorprenderebbe se la prossima innovazione nel campo della domotica sarà firmata Bticino. Se lo slogan dell’azienda è: “Se c’è qualcosa di nuovo da studiare nel settore del materiale elettrico da installazione, dobbiamo farlo per primi noi”, un motivo ci sarà.