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La Germania è da ormai parecchi anni una realtà solida all’interno dell’Unione Europea, che punta sull’innovazione senza dimenticare le proprie tradizioni, e che è stata eletta dagli stati membri come propria leader politica. Data l’importante solidità economica dello stato tedesco, esso ha la possibilità di investire in tutti i campi, dall’industria all’agricoltura, concentrandosi parecchio sul settore energetico e sulle energie rinnovabili. Analizziamone una in particolare: l’energia eolica.
L’eolico è la fonte rinnovabile attualmente più matura, più economica (costo del kWh in continua diminuzione), ma anche la meno inquinante. Se durante il proprio ciclo di vita, tecnologie di produzione di energia elettrica che usano il carbone, producono dai 300 ai 600 grammi di anidride carbonica per ogni kilowattora prodotto e quelle legate all’idroelettrico (la fonte rinnovabile più presente al mondo) intorno ai 50 grammi, gli impianti eolici hanno una produzione di CO2 tendente allo zero.
Negli ultimi 20 anni, l’evoluzione della potenza installata, e di conseguenza anche di quella cumulata, è stata pressoché esponenziale. Sul totale del Mondo, si è passati dai 7600 MW del 1997 ai 370’000 MW del 2014, due ordini di grandezza in più. L’unico anno in cui il potenziale eolico non ha seguito l’andamento crescente è stato nel 2013, anno in cui il miglioramento delle tecnologie non ha portato grosse innovazioni.
Nell’ultimo anno preso in esame, il 2014, risulta che sui circa 52’000 nuovi MW installati, il 45,1% sia in mano alla Cina (23’000 MW), mentre in Europa lo scettro di regina del vento se l’è preso la Germania, con uno share del circa 10% (5300 MW).
Da notare la differenza macroscopica dei numeri citati tra lo stato asiatico e quello tedesco. Seguono a ruota Stati Uniti (9.4%) e distaccati Brasile e India (circa il 5%). L’Europa si salva prevalentemente grazie alla politica legata all’energia pulita della Germania, che con l’eolico, grazie agli investimenti fatti negli anni precedenti, soddisfa più del 10% della propria produzione di energia elettrica. L’Asia risulta ultimamente il continente più attivo.
Quali sono le zone della Germania più predisposte a sfruttare l’energia eolica?
Il tipo e il costo di un parco eolico dipende dalla ventosità. In prevalenza è la zona Nord della Germania ad ospitare le condizioni più favorevoli. I venti costanti, intorno ai 5 o 6 m/s, risultano ottimi per la produzione di energia tramite le turbine eoliche, anche se la potenza emessa non è così alta, considerando che questi impianti iniziano a lavorare da una velocità del vento intorno ai 4 m/s.
Problematiche varie e relative possibili soluzioni dell’energia eolica in Germania.
Il problema principale riguardante le fonti rinnovabili come l’eolico e il solare, è che esse sono intermittenti, cioè non possono assicurare una produzione di energia elettrica costante e continua poiché funzionano solo quando ci sono il sole o il vento.
I sistemi di accumulo di energia elettrica saranno sicuramente oggetto di studio per i prossimi anni, perché saranno in grado di rendere ancora più competitiva ed efficiente la produzione di energia green.
Alcuni ingegneri tedeschi ma non solo, avevano ventilato negli anni passati, l’ipotesi di ovviare al problema dell’intermittenza dell’energia eolica creando una rete trans-nazionale che colleghi gli impianti eolici. Quasi sempre le perturbazioni colpiscono una zona limitata e relativamente piccola del nostro continente, per cui la grande rete di pale eoliche avrebbe alcune zone con molto vento, altre con vento medio e altre senza vento.
Per un effetto statistico la produzione elettrica sarebbe quasi sempre vicino al valore medio per la stagione considerata e si discosterebbe di molto solo con bassa probabilità. L’andamento geo-politico della storia dell’Europa, purtroppo, non promette niente di buono a favore di questa affascinante ipotesi, soprattutto dopo che un’importante potenza come il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea.
Prospettive future di crescita per l’energia eolica in Germania
Sempre guardando al futuro, la cancelliera Angela Merkel ha annunciato che il piano energetico tedesco per gli anni a venire si baserà sull’energia eolica; come detto, lo scopo del paese è un impegno 100% green.
Si presume che nel complesso, le centrali eoliche previste per la Germania, copriranno una superficie pari a sei volte la città di New York! Inoltre le linee elettriche realizzate, saranno così lunghe da poter coprire la distanza tra Baghdad e Londra! Il costo complessivo stimato è di 200 miliardi di euro. In Germania, tra l’altro, sono ancora attivi alcuni reattori nucleari ma il piano governativo ne prevede una progressiva disattivazione a favore dell’energia rinnovabile, un cambio di rotta impressionante!
Il CEO della General Electric, Stephan Reimel, paragona la Germania a un grande laboratorio energetico: “Il paese ha il consenso politico e sociale per la disattivazione delle centrali nucleari, esiste una soluzione chiara che garantisce il passaggio alle tecnologie pulite, ora bisogna solo metterla in pratica”.
Il report della società di consulenze energetiche MAKE indica l’eolico come motore della crescita economica del vecchio continente e la Germania come l’auto su cui installare questo motore. Si prevedono infatti nel territorio tedesco, installazioni per 36 nuovi GW di energia eolica tra il 2016 e il 2025. Sui 140 GW totali stimati in tutta l’Europa dagli analisti della società, più di un quarto sarà riversato in Germania; questa previsione conferma ancora una volta come il leader carismatico dell’Unione Europea debba far da traino per tutte le altre nazioni.