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Tra le varie forme di energia rinnovabile, ovvero ad impatto ambientale quasi nullo e pulite (quindi che sfrutta gli elementi naturali per produrre energia evitando, al contempo, di emettere gas ad effetto serra), l’energia solare è, indubbiamente, tra quelle che, anche in ambiente domestico, sta vedendo il suo sviluppo maggiore. Africa compresa.
Questo è anche dovuto al fatto che è una delle energia a sostegno dell’economia verde, ovvero di quella nuova branca economica, sviluppatosi negli ultimi anni, che fornisce un’analisi econometrica del sistema economico non includendo solo gli aspetti più statistici, ma anche quelli relativi all’impatto ambientale e allo sfruttamento delle varie commodity (ovvero fonti) energetiche.
Situazione attuale dell’Energia Solare in Africa
Senza la minima ombra di dubbio, il continente africano è caratterizzato da una fortissima esposizione ai raggi solari. Per questo motivo si potrebbe pensare che il sole, da solo, basterebbe ad alimentare almeno tutta l’Africa stessa, rendendola, così, indipendente. Ma è così?
Per la sua vasta estensione e per il forte irraggiamento di cui è investita (circa pari a 6 o 7 w/m2 ogni giorno), il continente nero appare come uno tra i luoghi in cui, attualmente, è più conveniente investire nel fotovoltaico, il quale avrebbe una resa molto superiore rispetto a quella che ha anche solo nel nostro Paese.
Tuttavia, i dati statistici riportano che a Benin, una delle principali città, solamente il 20% della popolazione ha il libero accesso all’elettricità. Questo dato è estremamente basso se si pensa al fatto che si parla di una grossa città e, pertanto, nelle zone rurali sarà ancora più basso.
Per le famiglie di queste zone del mondo l’unica alternativa è l’utilizzo abbondante di kerosene, materiale che però è molto costoso e, soprattutto, è altamente nocivo.
Prospettive Future
Tuttavia, negli ultimi anni, sono nate alcune organizzazioni no profit come, per citarne alcune, la ABB o la Solar Electric Light Found (meglio nota come SELF) che stanno testando nuove tecnologie volte a migliorare la vita della popolazione.
Tra tutte queste spicca la Solar Market Garden che ha come ambizioso e valido obiettivo quello di portare, in questo modo, la giusta quantità di acqua per garantire l’irrigazione delle colture e di permettere a tutti di avere l’energia elettrica in quantità sufficiente da poter eliminare del tutto il sistema basato sul kerosene.
Grazie alla preziosa collaborazione tra il SELF e l’ADESCA (una famosa organizzazione locale che si impegna a favore dello sviluppo economico dell’Africa), si è riusciti ad installare numerosi pannelli solari che sono stati collegati ad una pompa, in grado di poter estrarre acqua da un pozzo piuttosto profondo.
L’acqua, una volta estratta, viene mandata ad un grosso serbatoio, collegato ad un sistema di irrigazione a goccia, che ne garantisce un approvvigionamento equo e regolare, riuscendo ad evirare, in questo modo, gli sprechi.
Inoltre, per favorire uno sviluppo sociale, la partnership ha fortemente voluto che a gestire molti campi fossero le donne, di modo tale da garantire loro un lavoro e la possibilità di indipendenza economica. Pertanto una vera e propria rivoluzione è in atto in Africa.
Ci sono tante cose che noi diamo per scontato quotidianamente, come il semplice gesto di accendere la luce o usare il computer come e quanto vogliamo, ma in realtà in quella parte di mondo sono miraggi e opportunità incredibili.
Luce vuol dire sicurezza, vuol dire istruzione, vuol dire salute e vuol dire avere una qualità di vita migliore e, di conseguenza, tutto questo comporta una crescita economica e sociale di tutto il continente africano.
E tutto ciò è possibile grazie all’energia solare, alla semplice costruzione di quei pannelli che sempre più decorano i tetti delle nostre case ma che lì, sono la nuova salvezza. L’Africa può iniziare ora a crederci veramente.