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Il termine “domotica” ha origine dall’unione delle parole “domus”, dal latino “casa” e dall’aggettivo “automatica”, questa scienza si occupa infatti della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie utili a migliorare la qualità della casa, ma anche delle strutture pubbliche o altri edifici. Nata negli anni ’90 la diffusione della domotica è andata crescendo ed oggi ne sentiamo parlare sempre di più, anche grazie alla realizzazione di numerosi progetti di qualità in ambito residenziale e sociale.
L’offerta sul mercato è per lo più destinata a un sistema di home automation dove i componenti sono progettati per essere compatibili con gli impianti già esistenti cosi da avere un risparmio effettivo.
Si può avere un aumento delle prestazioni ed un incremento dell’efficienza del sistema già esistente nelle vostre abitazioni, per far ciò si cerca di abbattere al minimo i consumi e grazie all’innovativo impianto si ha la gestione coordinata delle funzioni quali controllo, comunicazione, risparmio energetico , sicurezza e comfort.
La crescita degli impianti di domotica in Italia è superiore al 20 % all’anno, ma quali sono davvero i costi per la sua realizzazione?
Per prima cosa è utile sapere che abbiamo si un investimento da fare per l’installazione del sistema domotico, ma il valore della nostra casa salirà mediamente del 5 %– 8 % ed avremo tra le mani un immobile più facile da vendere nel caso ne avessimo l’intenzione.
È diffusa l’idea che la domotica costi tanto, ma cerchiamo di fare due conti; ovviamente il costo dell’impianto varia in base ai servizi a cui non vogliamo rinunciare , prendiamo in considerazione un impianto base, ovvero con controllo luci, riscaldamento, prese elettriche, spegnimento casa, ripristino corrente e altre funzionalità legate a questi servizi, il prezzo di un sistema del genere per un appartamento di 70 metri quadrati si aggira intorno ai 2000 euro ( 1000 per i dispositivi e 1000 per la configurazione), ma stiamo comunque parlando di un impianto di domotica di base.
L’agenzia delle entrate ha anche chiarito e spiegato nella “Guida alla dichiarazione dei redditi”, ovvero la circolare 7/E/2017 , le modalità per usufruire delle agevolazioni fiscali sulla realizzazione degli impianti di domotica.
Hanno diritto alla detrazione domotica singoli proprietari di appartamenti; proprietari di condomini; titolari di reddito d’impresa e professionisti , i documenti necessari da conservare per usufruire della detrazione sono :
- Documento redatto dopo l’ispezione di un tecnico abilitato, attestante i requisiti tecnici richiesti, oppure la certificazione dell’azienda produttrice del dispositivo che contenga un’analoga attestazione
- Schede tecniche;
- Allegato E o F in originale inviato all’Enea, firmato dal tecnico o dal cliente;
- Fatture spese;
- Ricevuta fiscale, modalità di pagamento obbligatoria se chi fruisce della detrazione è una persona fisica. Nella causale del bonifico, deve essere indicato il riferimento alla Finanziaria 2007, il numero della fattura e la relativa data di emissione, i dati di chi chiede la detrazione e del beneficiario del bonifico;
- Ricevuta dell’avvenuta trasmissione telematica della documentazione a ENEA, codice Cpid. Per chi spedisce i documenti tramite raccomandata, allegare la ricevuta della raccomandata.
Come presentare la domanda per usufruire dei bonus fiscali 2017 riguardo un impianto domotico?
Per presentare domanda e usufruire dell’agevolazione fiscale sull’acquisto e sul lavoro di installazione dell’impianto e dei dispositivi multimediali bisogna compilare un modulo e inviarlo all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologia , l’energia e lo sviluppo economico sostenibile “ENEA”.
Nel caso in cui si voglia semplicemente installare l’impianto di domotica ma NON sostituire il generatore di calore o fotovoltaici, sia nel caso in cui si vada incontro all’installazione legata alla sostituzione del generatore di calore bisogna compilare l’ALLEGATO E; se invece si va incontro ad un’installazione domotica connessa a quella dell’ impianto fotovoltaico per la produzione di acqua calda sanitaria bisogna compilare l’ALLEGATO F.
Quando si decide invece di ristrutturare casa o di riqualificarla energicamente andiamo spesso incontro a lavori anche essi agevolati fiscalmente, se in concomitanza di queste opere decidiamo di installare degli impianti e dispositivi di domotica bisogna tenere presente che i lavori devono essere considerati connessi e pertanto la spesa sostenuta per la domotica concorre al limite massimo di detrazione che spetta ai lavori a cui è connessa.
Una cosa da precisare è che NON c’è alcun limite alla detrazione per questa nuova tecnologia, si ha quindi diritto alla detrazione del 65% dell’intero importo per la realizzazione dell’impianto domotico. Non tutti i dispositivi sono però detraibili, infatti devono avere delle caratteristiche ben precise: programmazione, accensione e spegnimento da remoto; condizioni funzionamento e regolazione temperatura impianti ben visibili e devono mostrare i consumi energetici mediante la lettura periodica dei dati.
In sostanza sono detratti la maggior parte dei costi per l’installazione delle apparecchiature elettriche e meccaniche, ma anche dei lavori in muratura ed elettrici per l’installazione dei sistemi nelle case ed edifici, non sono invece detraibili le spese sostenute per l’acquisto di apparecchi che permettono solo di comunicare da remoto con questi impianti (smartphone, pc).