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Volevate una guida definitiva su come ridurre la spesa per l’elettricità? Siete finiti nel posto giusto, perché questo articolo è proprio quello che fa per voi!
Rispetto al 2016, nell’anno corrente si è presentato, fino ad ora, un aumento dello 0,9% sulla bolletta della luce (e addirittura del 4,7% sul gas).
L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, afferma però che il risparmio energetico è possibile e dev’essere visto come una sfida stimolante per la popolazione italiana. Bastano alcune buone pratiche per consentire risparmi alle utenze fino al 10% sul costo della bolletta in un anno, e anche comprare elettrodomestici di classe energetica alta potrà essere più conveniente (grazie alle agevolazioni fiscali si può infatti risparmiare fino al 40%).
Se già ad oggi si spendono inutilmente, perché legati agli sprechi energetici, 200 euro a famiglia per anno (che per l’intero sistema paese vuol dire 750 milioni di euro), si comprende il motivo per cui limitare al minimo l’uso dell’elettricità solamente a quando questa è necessaria, sia diventato uno degli obiettivi delle famiglie italiane, in quanto fa bene sia al portafogli che all’ambiente.
Ecco un elenco di consigli su come risparmiare, abbassando la bolletta della corrente.
Iniziamo allora a fare un bell’elenco di tutti i consigli giusti per utilizzare meno energia elettrica possibile, mantenendo comunque un comfort di vita ad alti livelli (non si pretende assolutamente di tornare all’età della pietra, illuminando e scaldando con il fuoco, anche perché in questo caso il consumo di materiale legnoso per tutta l’umanità sarebbe difficilmente sostenibile!).
Gli ambienti interni devono sempre essere alla temperatura giusta
Perché riscaldare una stanza che non viene mai utilizzata e in cui non entra mai nessuno? E perché raffrescare un luogo lasciando poi le finestre aperte? Le inutili dispersioni di energia termica, che sia caldo o freddo non importa, causano inevitabilmente degli sprechi in termini economici.
Sapete quanto calore serve per riscaldare una stanza alla temperatura che desideriamo quando fuori è inverno e fa freddo? Non ha poi nessun senso riscaldare la propria abitazione, pretendendo che all’interno ci siano 25 gradi, se poi ce ne andiamo in giro con una maglietta a maniche corte; più salutare è mettersi una felpa in più e tenere la temperatura mediamente intorno ai 20/21 gradi centigradi.
Il cronotermostato, il dispositivo che consente di programmare i modi e i tempi di funzionamento di un impianto di riscaldamento, può essere un alleato importante in questo senso; programmando con le dovute accortezze quando e a che temperatura l’impianto entra in funzione, ci si assicura un notevole risparmio energetico.
Un consiglio personale: meglio tenere il riscaldamento acceso per qualche ora a una temperatura intorno ai 20 gradi che non alzare al massimo la temperatura dei termosifoni per poi spegnerli dopo un’ora perché si ha troppo caldo!
Per chi invece abita in condominio e non possiede un impianto termo-autonomo, dal 30 giugno di quest’anno sarà obbligato ad installare delle valvole termostatiche, che sono strumenti che si attaccano ai radiatori e che ne regolano il flusso d’acqua per evitare qualsiasi spreco energetico (se vi interessa questo argomento, sul nostro sito è presente un intero articolo sull’installazione e il funzionamento delle valvole termostatiche). Per i climatizzatori questa misura sarebbe inutile perché queste tecnologie hanno al loro interno delle funzionalità, come ad esempio il timer, che permettono di regolare efficientemente il loro funzionamento.
Installate lampadine a Led e spegnetele quando non servono per abbassare il costo della bolletta della corrente
Essendo un ingegnere energetico, ci tengo molto a questo aspetto: per me, una delle prime nozioni che devono essere insegnate ai bambini (chiaramente quando sono già in grado di apprenderle) è l’importanza della riduzione degli sprechi nella nostra società.
Individualmente, il nostro contributo è piccolo, ma tutti insieme possiamo davvero cambiare le modalità con cui viviamo le nostre vite. Ecco perché le regole da seguire in casa sono, tra le altre, chiudere il rubinetto del lavandino quando non lo si utilizza, finire gli alimenti prima della loro naturale data di scadenza e soprattutto, spegnere l’interruttore della luce quando si esce da una stanza.
Ogni anno nel nostro paese, si spendono circa 750 milioni di euro per l’illuminazione non necessaria. Anche in questo caso la tecnologia ci da una mano: se non riusciamo ad abituarci all’idea di premere un pulsante appena usciti da una camera, esistono dei rilevatori di presenza, che se collegati al nostro impianto elettrico, controllano automaticamente l’accensione e lo spegnimento delle luci in base alla presenza o meno degli abitanti in ciascuna stanza dell’edificio (permettono di far risparmiare fino al 30% sui consumi energetici per l’illuminazione).
Eliminate poi, ammesso che ancora le abbiate perché fuori commercio ormai da qualche tempo, le vecchie lampadine a incandescenza e installate assolutamente delle lampadine a Led; una tecnologia, quella dei Light Emitting Diode, che consuma dal 50% fino all’80% in meno di energia elettrica rispetto alle lampadine tradizionali e che ha mediamente una durata di 50.000 ore (50 volte le lampadine a incandescenza).
Lavatrice e lavastoviglie da azionare solo se a pieno carico, gli elettrodomestici di classe alta fanno risparmiare più di quanto vi immaginate
Mia madre non sarebbe troppo d’accordo riguardo questo consiglio perché ritiene che le stoviglie sporche lasciate in lavastoviglie, dopo un po di tempo puzzano! Io non la penso allo stesso modo e anzi, anche se vivessi da solo, prima di far partire il ciclo di lavaggio della lavastoviglie, aspetterei di averla riempita completamente.
Stessa cosa vale per il bucato, anche se oramai esistono delle lavatrici in grado di “pesare” i vestiti e quindi utilizzare il giusto quantitativo d’acqua, senza sprechi. Per entrambi gli elettrodomestici c’è un’altra regola comune: eliminate i costosi cicli di asciugatura elettronica e lasciate che i piatti, le pentole, i vostri pantaloni e le magliette asciughino all’aria (si può arrivare a consumare fino al 45% di energia elettrica in meno grazie a questi accorgimenti).
Inoltre, un ottimo investimento per quanto riguarda tutti gli elettrodomestici (e quindi un ottimo moto per abbassare la bolletta della corrente), è puntare su un prodotto con classe energetica alta; la classe energetica A++ (in commercio oramai ci sono anche frigoriferi e lavatrici di classe A+++) non è solo una sigla, poiché serve realmente per diminuire il consumo di energia elettrica che serve per fare funzionare gli elettrodomestici, in quanto ne migliora l’efficienza! Per avere un dato sensibile, rispetto alla classe A della normativa in vigore, le classi di livello superiore consentono risparmi sui consumi fino al 40%.
E’ in stand by? Non va bene! Collegalo a una ciabatta elettrica che ha un interruttore
Fortunatamente a me danno fastidio quelle lucine rosse o blu dello stand by degli apparecchi elettronici che ho in camera (televisore, pc, decoder), e quindi ho preso l’abitudine di staccare direttamente la spina quando non li utilizzo. Questo perché so che lasciare in stand by le apparecchiature tecnologiche porta a spendere fino a 80 euro in più all’anno sulla bolletta della corrente elettrica.
La soluzione migliore, in realtà, consisterebbe nell’acquistare delle multiprese che possiedono un interruttore on/off e collegarci tutto il collegabile, in modo che quando si esce di casa o si va a dormire, si schiaccia il pulsante per lo spegnimento della ciabatta e non bisogna più pensare che si sta sprecando energia elettrica. Non siate pigri!
Il risparmio NON è irrisorio, e inoltre anche le apparecchiature collegate ne trarranno beneficio per la durata della loro vita utile. Il rischio maggiore che può correre un oggetto elettronico collegato continuamente alla rete potrebbe farvi convincere definitivamente che è importante scollegare i cavi, poiché se dovesse verificarsi uno sbalzo di tensione dovuto a un fulmine durante un temporale, si potrebbe bruciare la scheda di alimentazione, mandando in fumo anni di lavoro o vari gigabytes di serie tv (oltre a essere possibile causa d’incendio domestico).
Investire sul fotovoltaico e puntare all’auto-sostentamento energetico
L’obiettivo ultimo che tutti noi dovremmo perseguire, secondo me, è l’auto-sostentamento energetico delle nostre abitazioni. Si sente sempre più parlare di case passive e di NZEB (nearly zero energy building), edifici che non necessitano quasi di fonti energetiche esterne, soprattutto gas naturale, per il funzionamento di tutte le dinamiche quotidiane.
Questo traguardo è raggiungibile sicuramente grazie all’installazione di tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili e in particolare, per quanto riguarda gli ambiti residenziale e industriale, l’uso dei pannelli fotovoltaici.
Anche se gli incentivi statali sono stati bloccati, è sempre utile richiedere un preventivo per un’impianto solare e nel caso abitaste in una abitazione indipendente, una soluzione studiata apposta per l’autoconsumo.
Ad esempio per un moderno impianto da 3 kW, si prevede un investimento iniziale di circa 10.000 euro; il tempo di ritorno del’investimento però, si aggira intorno ai 10 anni, perché subito dopo un periodo iniziale, intervengono delle detrazioni fiscali a vostro favore che vi permettono di risparmiare in bolletta.
L’energia prodotta può essere immediatamente utilizzata o stoccata in apposite batterie se la produzione supera la richiesta, per poi essere “tirata fuori” nei momenti di necessità. Chiaramente è una soluzione che da il meglio nella stagione estiva, ma è dimostrato che in alcune zone del nostro paese, in autunno e con cielo parzialmente nuvoloso, si possono avere dei rendimenti decenti, che possono bastare ad alimentare qualche apparecchiatura.
Scegliere accuratamente il gestore che ha le tariffe migliori per le vostre abitudini
Il mercato libero esiste davvero. Certo ci sono delle limitazioni, perché qualunque gestore sceglierete, vi imporrà naturalmente un prezzo superiore per la corrente elettrica rispetto a quello che potreste ottenere producendo voi stessi dell’elettricità.
Analizzando attentamente tutte le proposte però, si può trovare la tariffa ideale per ogni esigenza. Giusto per fare un esempio: se durante i giorni lavorativi in casa non c’è nessuno, la classica tariffa bi-oraria (cioè con due fasce di prezzo, una più alta nelle ore centrali della giornata e una più conveniente, dalle 19 alle 8 della mattina successiva), permette di risparmiare una notevole quantità di energia elettrica, in quanto la maggior parte dei consumi si attesta nelle ore serali e nei giorni festivi.
Al contrario, famiglie con casalinghe o che comunque trascorrono molto tempo in casa, possono optare per l’offerta monoraria, che non comprende nessuna variazione di prezzo al variare della fascia oraria. Bisogna quindi leggere con attenzione la propria bolletta della luce, comprendendo il significato di tutte le voci “spesa” indicate e capire se il servizio offerto dalla compagnia è adatto alle esigenze dell’utente. Esistono dei siti appositi per calcolare il proprio fabbisogno energetico e scegliere l’offerta migliore per ogni esigenza.
Insomma, questi sono i consigli principali e che ho deciso di analizzare più nel dettaglio, ma ci sono ancora molte altre cose che potete fare se volete essere dei perfetti risparmiatori, come chiudere sempre bene frigo e freezer e non lasciarli vicino a fonti di calore, usare un deumidificatore per raffrescare l’ambiente al posto del classico climatizzatore, usare la lavatrice sempre al di sotto dei 60 gradi, staccare dalla presa i caricabatterie quando non si sta ricaricando niente perché consumano corrente anche a riposo, pulire e fare manutenzione periodica di tutti gli elettrodomestici, per assicurarsi che non ci siano accumuli di sporcizia e quindi un conseguente aumento dei consumi per raggiungere lo stesso risultato.
Adesso avete tutto il materiale per potere decidere in totale autonomia cosa fare e cosa non fare per diminuire i consumi e abbassare la spesa della vostra bolletta dell’energia elettrica, migliorare la qualità dell’ambiente e permettervi qualche lusso in più con i soldi risparmiati in bolletta!
Caro Fabbio gli articoli affrontano delle tematiche interessanti, ma trattano gli argomenti in maniera troppo superficiale, tu sei ingegnere devi essere più tecnico, entrare nella tematica con più intraprendenza, informazioni così blande e discorsive le trovi ovunque. Per esempio è molto attuale la scelta del gestore di energia elettrica, molte famiglie non hanno ancora scelto, sarebbe il caso di analizzare a fondo il mercato delle offerte, smascherare quelle farlocche, e consigliare seriamente gli utenti sulla scelta del gestore, generando dei contenitori in cui ogni uno può rientrare a seconda delle tipologie di consumi e caratteristiche proprie, una guida ti assicuro ancora non esiste, devi affrettarti, potresti realizzarne una di riferimento che potrebbe darti molta visibilità.
Trattare la domotica seria, non accendere e spegnere una lampadina con lo Smartphone, ma tenere sotto controllo i consumi e temporizzare le utenze in maniera automatica sarebbe molto interessante e tante altre cose finalizzate ad una gestione intelligente dell’energia, sul web trovi solo commercianti che cercano di piazzare i loro prodotti.
Aspetto degli articoli più ingegneristici, divulgativi si ma anche tecnici.