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Sono sei le utility che hanno deciso di alzare il target vincolante imposto sulle rinnovabili dal 27% al 35% entro il 2030.
Le società dell’Enel, Iberdrola, EnBW, Orsted, See e Edp hanno scritto un appello per poter insieme riuscire ad aumentare il target dell’energie rinnovabili. Questo appello arriva in occasione di Cop 23 di Bonn. Le utility hanno invitato così le varie forze politiche presenti nella Commissione Europea di mettere in campo delle politiche economiche più vantaggiose e al contempo ambiziose.
Il 27% preventivato al momento, non rappresenta infatti un obbiettivo in grado di supportare l’attuale tasso di sviluppo delle aziende rinnovabili presenti in ambito europeo. Per questo motivo si richiede un aumento del target sino al 35%.
Rinnovabili: un settore che merita un maggiore sviluppo
Secondo le utility aumentando il valore da 27% sino al 35% sarebbe possibile riuscire a ottenere un risvolto positivo sullo sviluppo delle industrie in questo settore. Quindi con un aumento del target sarebbe possibile avvalorare i vantaggi e i risultati ottenuti nell’ultimo decennio nel settore dell’energie rinnovabili.
Ciò che ha inciso favorevolmente nel campo delle rinnovabili e che ha reso questo settore maggiormente competitivo è la riduzione dei costi che si è verificata negli ultimi anni, grazie anche alle politiche governative che hanno agevolato il settore.
La decisione dell Commissione Industria, Ricerca ed Energia
Dopo che le aziende hanno richiesto di innalzare il target delle energie rinnovabili, si è dovuta attendere la decisione della commissione Industria, Ricerca ed Energia. Questa si è espressa il 28 Novembre del 2017 ed ha deciso in favore di un innalzamento del target.
Secondo la Commissione Ambiente la quota europea delle rinnovabili deve raggiungere il 35% dei consumi entro il 2030. Questo innalzamento comporterà degli specifici obblighi nazionali per i vari paesi dell’Unione Europea. Questa risoluzione è stata approvata dalla maggioranza, grazie alla risoluzione richiesta da un parlamentare verde, e grazie alla richiesta delle utility.
Al momento, per il campo dei biocarburanti, la commissione Ambiente dell’Europarlamento è stata richiesta l’adozione di criteri di sostenibilità più severi. In questo caso, si prevede un limite al 7% dei consumi dei trasporti per quelli di prima generazione entro il 2030.
I vantaggi di un innalzamento del target al 35%
Alzare il target al 35% per le energie rinnovabili potrebbe portare diversi vantaggi sul piano ambientale. Innanzi tutto, uno dei principali vantaggi prevede una riduzione delle emissioni di anidride carbonica all’interno dell’atmosfera. Questa diminuzione di CO2 nell’atmosfera è molto importante per riuscire a rendere l’ambiente più pulito e libero d’agenti inquinanti.
Non solo, dal punto di vista del rifornimento energetico, innalzare il target al 35% permetterebbe un significativo risparmio economico. Infatti, se si pensa che buona parte dei paesi europei necessità di approvvigionamento energetico da paesi al di fuori dell’Unione, ottenere una maggiore produzione di energia pulita potrebbe portare un risparmio notevole.
Oltre a un rilancio dal punto di vista economico, si potrebbe ottenere anche un vantaggio dal punto di vista lavorativo per diversi paesi dell’Unione Europea. Dal 2000 sino ad oggi sono stati creati in Europa ben 4,2 milioni di posti di lavoro. Quindi, se si aumenta la produzione e la costruzione d’impianti per la produzione di energia pulita e rinnovabile è possibile aumentare notevolmente sia i posti di lavoro sia il guadagno economico nazionale.
Se si riuscirà a rispettare il target preposto entro il 2030, c’è la possibilità che entro il 2050 di ottenere strutture che funzionano ad energia zero, ossia edifici che consumino quasi nulla in termini di energia. Per raggiungere tale obbiettivo sino al 2050, il Consiglio, il Parlamento e la Commissione Europea hanno imposto agli stati membri un programma di strategie nazionali che permetta negli anni di promuovere la ristrutturazione degli edifici residenziali e non. Grazie a questo programma e all’innalzamento del target, dunque si potrà ottenere un miglioramento sia delle condizioni ambientali sia dell’economia generale.