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Il rapporto Ispra 2017 sui rifiuti urbani, raggiunge la sua diciannovesima edizione. Questo rapporto, prevede una raccolta immensa di dati e analisi comparative che poi vengono elaborate dal Centro Nazionale per il Ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA.
Questo rapporto consente di conoscere a fondo l’andamento sia dal punto di vista della produzione sia dello smaltimento dei rifiuti urbani. L’analisi viene condotta in Italia e in Europa, in modo tale da creare un quadro informativo che possa supportare il governo ad attuare interventi e politiche adeguate alla situazione che emerge dal rapporto.
Grazie a questo, il legislatore, può decidere se sia necessario attuare delle misure correttive o introdurre interventi specifici che permettano la riduzione della produzione di rifiuti urbani.
L’ultimo rapporto ISPRA, fornisce dei dati non del tutto positivi, infatti, durante il 2016 si è visto un aumento della produzione di rifiuti urbani. Tra i rifiuti urbani sono compresi tutti i dati su: gestione dei rifiuti urbani e di imballaggio, raccolta differenziata e produzione dei rifiuti. Oltre a questi dati, l’ISPRA monitora anche i costi dell’igiene urbana in rapporto alla produzione dei rifiuti.
L’analisi ISPRA sulla gestione Europea dei rifiuti urbani
Constatando i vari rapporti effettuati negli ultimi anni sull’andamento dei rifiuti urbani negli Stati Europei, si nota una produzione altalenante, ossia si susseguono anni in cui la produzione è inferiore, e anni (come quello preso in considerazione dall’ultimo rapporto) in cui questa aumenta.
Naturalmente, l’analisi non prende in considerazione solo l’effettiva produzione dei rifiuti urbani, ma cerca di valutare anche quale sia la causa e quali abitudini abbiano portato o meno alla sovra-produzione di questi rifiuti.
Al fine di ciò, come nei rapporti precedenti, l’ISPRA prende in considerazione i periodi sui dati della produzione dei rifiuti mettendola in relazione con la spesa per i consumi finali delle famiglie. Quest’ultimo dati è un parametro economico che permette di comprendere la correlazione che c’è tra l’aumento della spesa per i consumi e la produzione dei rifiuti.
Quindi l’aumento, spesso è correlato proprio ad una spesa maggiore e quindi alla tendenza al consumismo che hanno le famiglie europee. Evitare gli sprechi, sapere come fare la spesa, puntare su prodotti freschi ed evitare grandi scorte di cibo, scegliere prodotti con packeging meno elaborati, potrebbe essere una delle soluzioni da prendere in considerazione per abbassare i livelli di consumismo e al contempo quello dei rifiuti urbani.
Aumentano i rifiuti urbani, ma si punta sempre di più sul riciclaggio
Nonostante si sia verificato un aumento della produzione dei rifiuti urbani, è possibile notare dai rapporti dell’ISPRA che in Europa si provvede sempre più al riciclo di questi rifiuti. Infatti, rispetto all’anno precedente i vari paesi degli Stati membri, hanno provveduto ad una riduzione dello smaltimento in discarica.
Le scelte alternative allo smaltimento in discarica, rendono potenzialmente meno inquinanti e dannosi per l’ambiente i rifiuti urbani. Inoltre, si agevolano altre forme di gestioni dei rifiuti che portano anche a un incremento dei posti di lavoro. Innanzi tutto si nota che la percentuale di rifiuti inceneriti sul suolo europeo passa dal 29,3% al 30,2%. Per quanto riguarda il riciclaggio di questi si passa dal 30,1 al 30,6%. Infine, il trattamento biologico dei rifiuti per la creazione di compostaggio e tramite digestione anearobica, passa dal 17,4 al 17,9%. Sicuramente questi dati sono incoraggianti, specialmente in termini di riciclaggio e trattamento biologico.
Dunque nonostante l’aumento dei rifiuti urbani, possiamo notare come i vari governi dell’Unione Europea si stiano impegnando sempre più ad una gestione ecologica dei rifiuti urbani. Sicuramente, riuscire ad abbassare la produzione di questi rifiuti e prevenirne l’aumento rimane di primaria importanza.
Lavorando con politiche volte a una migliore gestione dei rifiuti e ad una sensibilizzazione della popolazione, si potranno ottenere certamente risultati più incoraggianti nel corso dei prossimi anni.