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I consumi elettrici sono una voce di spesa non indifferente per le famiglie, ma anche per i titolari di un’utenza luce che vivono da soli. Capita spesso di sentir parlare di persone che hanno avuto problemi per via di consumi fatturati a loro avviso eccessivi.
Per questo motivo, è utile avere le idee chiare su come controllare i propri consumi elettrici. Se stai cercando qualche informazione in merito, seguici nelle prossime righe e scopri i consigli che abbiamo selezionato per te.
Come controllare i consumi elettrici di casa
Il primo passo da fare quando si tratta di capire come controllare i propri consumi elettrici è l’esecuzione dell’autovettura sul contatore. Per avere il polso della situazione, è opportuno effettuarne due a distanza di un mese l’una dall’altra, confrontando l’esito con quanto riportato in fattura.
Questo primo passo è semplice e in alcuni casi utile, ma non sempre basta. Esistono infatti diversi fattori di correzioni che permettono di trasformare le autoletture in letture effettive. Per fortuna esiste un approccio decisamente più efficace, che consiste nel chiedere al proprio fornitore di riferimento la fattura di trasporto. Quando si chiamano in causa questi documenti, si inquadrano le fatture che il singolo fornitore di energia elettrica riceve dal distributore locale.
Le fatture di trasporto sono la base di partenza che il fornitore utilizza per fatturare i consumi elettrici al cliente finale. Se controllando le fatture di trasporto i consumi corrispondono, significa che quanto pagato dall’utente finale è corretto. Può però capitare che i fornitori non siano in grado di fornire le fatture di trasporto. Come bisogna muoversi in questi casi? Le soluzioni sono diverse. La prima prevede, per esempio, il fatto di creare un account sul sito ufficiale del fornitore di servizi di energia elettrica.
Una volta completata la suddetta registrazione, si può richiedere l’abilitazione ai servizi su misura. In tal modo, è possibile fare richiesta del dettaglio dei propri consumi. Questo vale sia per i clienti con contratto di bassa tensione, sia per quelli che, invece, hanno i consumi orari. I consumi poco fa citati sono quelli rilevati dal distributore di energia elettrica. In ogni caso registrarsi sul sito del proprio fornitore di energia è sempre utile, dal momento che si ha una visione completa della propria situazione anche per quel che concerne i pagamenti.
Cosa è e come funziona il misuratore di consumo elettrico
Per capire come controllare i propri consumi elettrici è utile considerare anche i misuratori ad hoc. Di cosa si tratta? Di apparecchi, come per esempio prese intelligenti, che consentono di monitorare il consumo di energia elettrica nei propri ambienti domestici.
Sono collegabili alla rete wi-fi di casa e controllabili da remoto attraverso un’app installata sul proprio smartphone o tablet. Caratterizzate dalla presenza di sensori termici che aiutano a prevenire eventuali surriscaldamenti, queste prese per la misurazione dei consumi elettrici hanno un prezzo compreso tra i 30 e i 50 euro. I modelli disponibili sono numerosi. Alcuni sono in grado di misurare la differenza di potenza in decimi di Watt e, per forza di cose, sono contraddistinti da un prezzo maggiore.
Grazie al controllo tramite app, permettono non solo di monitorare i consumi, ma anche di confrontarli nel corso del tempo direttamente dal proprio laptop.