Questo 2017 che sta per chiudersi ha visto la pubblicazione della variante 1 della Guida CEI 46-136 riguardo i cavi di comunicazione. In vigore dallo scorso 1 luglio, la suddetta direttiva riguarda nello specifico i cavi di comunicazione che vengono posati in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse.

La variante della guida, inoltre, contiene le tabelle tramite le quali vengono fornite indicazioni specifiche sulle classi di reazione al fuoco. La Commissione Europea ha riconosciuto infatti il ruolo importante di questi cavi in caso di incendio.

I suddetti, siano essi dedicati al trasporto di energia o di dati, dovranno essere classificati sulla base del relativo ambiente di installazione. Essenziale a tal proposito è la norma CEI UNEL 35016, che fissa le quattro classi di reazione al fuoco.

La variante 1, per entrare maggiormente nello specifico, ha lo scopo di aggiornare la guida CEI 46 -136 sulla base delle disposizioni fornite dal Regolamento prodotti da Costruzione UE 305/2011 che, all’articolo 2 comma 3, parla dei cavi di comunicazione citati poche righe fa.

cavi elettricista

Come già ricordato, si parla anche delle classi di reazione al fuoco. A tal proposito è importante ricordare che si tratta di indicazioni che si riferiscono allo stato dell’arte, poco esaustive rispetto alle più recenti evoluzioni tecnologiche.

Per essere ancora più precisi, è il caso di ricordare che la variante citata contiene indicazioni relative alla reazione al fuoco di diverse tipologie di cavi. Sono compresi, per esempio, quelli per i sistemi di allarme intrusione, i cavi LAN, così come i cavi coassiali per la distribuzione dei segnali tv e i cavi ottici.

Cavi di comunicazione: per vederci più chiaro

Dopo queste specifiche relative alla variante 1 della guida CEI 46 – 136 è il caso di fare un attimo il punto della situazione sulle caratteristiche dei cavi di comunicazione. Fondamentale a tal proposito è ricordare che esistono diverse categorie.

Si parte dal Category 3 Cable, caratterizzato da un doppino non schermato. Questa tipologia di cavo si utilizza per collegamenti telefonici, ma anche per trasmissioni di dati fino a 10Mbit/secondo. Ormai obsoleti, questi cavi di comunicazione sono ormai stati soppiantati da quelli di altre categorie.

Qualche esempio? I cavi che vanno dalla categoria 6 a quella 8. Un doveroso cenno va infine fatto ai cavi coassiali, la cui invenzione risale al 1929. Nella loro configurazione base, sono caratterizzati dalla presenza di un conduttore centrale in rame, noto come anima.

Presente, sempre nella configurazione base, è anche il dielettrico in polietilene, il cui compito è quello di bloccare le interferenze esterne.