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Bioedilizia, una parola tanto usata e abusata, ma cosa significa e di cosa si tratta? Negli ultimi anni si è sentito tanto parlare del costruire sostenibile e della Bioedilizia, come alternativa alla metodologia di costruzione tradizionale.
Secondo Wikipedia “L’architettura sostenibile (detta anche green building, bioarchitettura o architettura bioecologica) progetta e costruisce edifici in grado di limitare gli impatti nell’ambiente. […] è un approccio culturale al progetto che fa riferimento alla Baubiologie (bioedilizia) nata negli anni settanta in Germania, e che si è poi sviluppata includendo i principi ecologici e il concetto di sviluppo sostenibile.”
La Bioedilizia, quindi, ha come fine ultimo il costruire in modo tale da salvaguardare l’ambiente e favorire un vivere sano.
I principi su cui si fonda la bioedilizia
E’ uno dei modi pensati per limitare il consumo di materiali e risorse naturali utilizzati nelle costruzioni attuali, per ridurre al minimo le emissioni prodotte che contribuiscono ad aumentare, sempre più, l’inquinamento atmosferico.
Con la bioedilizia si vuole puntare ad aumentare il rapporto uomo – natura nel rispetto dell’ambiente che è la nostra fonte di vita e a limitare l’uso di fonti non rinnovabili.
I materiali utilizzati
I materiali che la Bioedilizia si propone di utilizzare sono quelli derivati da risorse rinnovabili utilizzando tecniche nuove. I materiali devono essere rigorosamente naturali, che non impattano nell’ambiente in modo negativo e soprattutto che non siano dannosi e nocivi per la salute dell’uomo. Questo è un processo che deve essere rispettato sin dalla fase di progettazione.
Il matrimonio ‘metodi costruttivi sostenibili’ e ‘eco-design’ ha rappresentato e rappresenta una proposta vincente non sono negli ambiti di cui abbiamo già parlato (uomo, ambiente) ma anche in quello economico.
I materiali utilizzati non possono che essere naturali ed ecosostenibili. Via quindi all’uso di colle chimiche e simili soprattutto nella realizzazione degli elementi principali della struttura o, ancora meglio, negli arredi. I materiali più usati sono il legno, le pietre naturali, il mattone.
Negli ultimi anni, anche in Italia, stanno arrivando alcune tecniche costruttive antiche che riprendono l’uso di materiali ecologico come la paglia lavorata con acqua e fango, la terra cruda e il bamboo (soprattutto per i pavimenti).
Nel campo dell’arredamento e del design, numerosi progettisti stanno proponendo soluzioni di arredo in cartone pressato riciclato. Ottimi sia dal punto di vista qualitativo che dell’ergonomia.
Il materiale principe resta comunque il legno, meglio se a Km zero. È un ottimo isolante termico naturale ed ha una buona resistenza a compressione. Utilizzato sia per realizzare strutture portanti, che per i serramenti che per la realizzazione di tetti ventilati ed elementi di arredo. È inoltre al 100% riciclabile e rinnovabile.
Tra i tessuti più utilizzati e consigliati troviamo il lino e il cotone grezzo. Quando vengono colorati lo si fa sempre con metodi naturali e mai artificiali o utilizzando coloranti inquinanti.
I vantaggi e i benefici della bioedilizia
I vantaggi ed i benefici correlati che derivano dall’impiego della bioedilizia sono davvero tanti e vogliamo condividerli con te. Ecco quali sono:
- Riduzione delle emissioni di anidride carbonica che aiuta ad aumentare l’inquinamento atmosferico;
- Il rispetto e il mantenimento delle risorse naturali;
- L’uso limitato di acqua ed energia;
- Rispetto dell’ambiente e dei suoi ecosistemi;
- Miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo;
- Riduzione dei costi di produzione sulla scelta di materiali naturali locali (come ad esempio la paglia);
- Riduzione dei consumi.
Ma i vantaggi e i benefici della bioedilizia non finiscono qui. Ci sono tutti quelli derivati che non sono da meno come il miglioramento della qualità della vita, della salute e l’aumento dello standard abitativo.
Le tecniche utilizzate nella bioedilizia
Costruire seguendo i principi della bioedilizia non vuol dire soltanto utilizzare materiali naturali e rispettosi dell’ambiente, ma vuol dire anche costruire utilizzando tecniche e principi costruttivi ben precisi.
Quali sono? Vediamoli insieme:
Ventilazione naturale
E’ fondamentale che l’edificio abbia uno scambio d’aria con l’ambiente esterno e non sia sigillato. L’aria deve potersi rinnovare in modo costante e continuo. In questo modo tutti gli agenti inquinanti che rimangono all’interno dell’abitazione (fumo, odori…) possono essere eliminati.
Distribuzione ottimale degli spazi
Avere un giusto orientamento dell’abitazione, nel contesto urbano, può fare la differenza tra una casa che consuma molto e inquina e una che consuma poco e rispetta l’ambiente.
Per usufruire nel migliore dei modi del riscaldamento naturale, ossia quello che ci viene offerto dai raggi solari, l’orientamento dei vari ambienti è di fondamentale importanza. Orientando gli spazi abitativi verso sud, sarà possibile catturare più luce e calore possibile che viene immagazzinata e riutilizzata riducendo il fabbisogno energetico.
Un buon isolamento termico
L’utilizzo dei materiali naturali elencati sopra favorisce e assicura un buon isolamento termico in modo naturale. Questo vuol dire che l’abitazione resterà più fresca in estate e più calda in inverno, diminuendo il bisogno di utilizzo di altre fonti di calore o di raffrescamento.
Un’abitazione costruita secondo i principi e le tecniche della bioedilizia non avrà il bisogno di utilizzo di aria condizionata nei mesi estivi.
In località in cui le temperature sono più alte basta proteggere gli infissi e la quantità di calore in entrata utilizzando dei frangisole, delle persiane o piccole tettoie per avere maggiori zone d’ombra.
Le certificazioni in bioedilizia
La bioedilizia non è solo un modo di costruire ed uno stile di vita, ha anche delle certificazioni che ne validano il prodotto finale.
Gli edifici costruiti con i principi della bioedilizia, e quindi sostenibili, sono certificati da enti terzi e indipendenti rispetto alle ditte che li realizzano.
Le più conosciute sono la Ecolabel, la Green Globes e la LEED.
I prezzi
Adesso ti starai chiedendo: ma quanto costa realizzare una casa seguendo i principi della bioedilizia e utilizzando materiali naturali?
Anche se la logica può portare a pensare ad un risparmio economico, nella realtà così non è. Il costo è superiore rispetto alla costruzione e utilizzo di materiali a cui siamo abituati oggi. Il risparmio lo vedrai sicuramente nella spesa di mantenimento della casa, nella bolletta della luce e del gas.
Una casa ben isolata consuma sicuramente meno di una casa che ha bisogno continuo di riscaldamento e raffrescamento. Anche la manutenzione sarà più limitata nel tempo e quindi meno costosa da affrontare.
Ma il guadagno vero è proprio sta nella qualità della vita che si può raggiungere e che vale molto più di qualche euro.
Per conoscere i prezzi più nel dettaglio consigliamo sempre di farsi fare dei preventivi da ditte specializzare che operano già nel settore. I prezzi variano da ditta a ditta ed è difficile stabilire un prezzo standard.
In linee generali però possiamo dirti che la costruzione di una nuova abitazione eco sostenibile che segue i principi della bioedilizia può costare dai 1.200,00 € al mq ai 2.000,00 € al mq.
Una soluzione può essere quella di optare per case prefabbricate in bioedilizia in cui i costi possono variare dai 1.000,00 € al mq fino ai 1.800,00 € al mq. Naturalmente parliamo di prezzi indicativi e molto variabili.