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L’evoluzione della tecnologia è uno dei temi di discussione più importanti del nostro secolo. Innovazioni come gli smartphone, le stampanti 3D, le macchine elettriche (giusto per fare 3 esempi), sono oggetti che mai i nostri nonni avrebbero pensato fossero realizzabili.
Anche nel settore domestico, per quanto riguarda le nostre abitazioni, si stanno facendo passi da giganti nel fare interagire informatica ed elettronica per il controllo e la gestione di tutte le attività fondamentali per una casa: la branca dell’informatica che si occupa di queste tecnologie viene detta domotica.
Quando sentiamo parlare di domotica, la prima cosa che ci viene in mente è una casa extra-lusso, dotata di tutti i comfort, ma che è accessibile solamente a gente con le tasche molto piene! In realtà è un insieme di tecnologie molto più accessibili di quanto non si possa pensare vedendole applicate in qualche casa da sogno.
Oltre a gestire una casa tramite l’utilizzo di dispositivi intelligenti connessi fra di loro e con l’ambiente circostante, la domotica fa risparmiare sui consumi energetici. Oltre a rispondere alle esigenze degli abitanti e a far delle attività al posto loro, la domotica trova la soluzione per ridurre al minimo gli sprechi, ad esempio con impianti di termoregolazione che decidono quando accendere o meno la caldaia o grazie ad impianti di illuminazione che spengono le luci capendo quando è inutile che restino accese.
Ecco che allora anche il risparmio economico è una diretta conseguenza di queste applicazioni. E’ anche una comodità perché le funzioni degli impianti possono essere controllate da remoto, creando una sorta di comunicazione tra uomo e macchina, una connessione che permette di migliorare il comfort abitativo del luogo che più di tutti vogliamo sentire nostro.
Ecco alcuni esempi di casa domotica
Prima di passare ad analizzare più nel dettaglio i vantaggi e i costi di una casa domotica, voglio portarvi 3 esempi recentissimi di tecnologie applicate alla casa, che vi faranno capire quante cose diverse si possono inventare per migliorare le nostre abitazioni:
- Serramenti Sidel: sono finestre con un’apertura e una chiusura automatizzata. Con questo sistema si garantisce un corretto ricircolo dell’aria, in quanto l’aria interna alla casa viene continuamente analizzata da un’apposita centralina che calcola la percentuale di sostanze inquinanti; nel caso ci sia, ad esempio, un’elevata concentrazione di anidride carbonica, se al sistema viene dato il permesso, questo comanderà le finestre e le farà aprire, permettendo all’aria “pesante” di uscire. Non solo, la domotica applicata ai serramenti, può controllare anche la chiusura delle tapparelle o delle tendine, l’oscuramento dei vetri, o fa chiudere le finestre quando piove anche se noi non siamo in casa (grazie a un sensore meteo).
- Smart Lighting di AGS: uno degli obiettivi principali dell’illuminazione smart e puntare sul comfort e sulla personalizzazione degli ambienti, senza rinunciare a prestazioni eccellenti che consentono un risparmio energetico. La versione aggiornata della Smart Light Platform, che è in pratica un controller digitale, consente la regolazione ma anche la creazione di diversi colori ed effetti luminosi che possono essere realizzati tramite un app pensata appositamente. Questo vuol dire che se siete di cattivo umore perché avete vissuto una brutta giornata al lavoro, mentre state rincasando potete impostare all’interno della vostra casa una luce blu rilassante o una verde acceso più energica, così da iniziare la serata nel modo che più preferite.
- Touch Screen Wall Hi System: sono touch screen da parete o da incasso, realizzati dalla Home Innovation, che rappresentano il cuore pulsante di una casa domotica, in quanto consentono di gestire tutti i diversi impianti da un’unica schermata, con un linguaggio semplice e intuitivo. Attraverso diversi grafici e tabelle fornisce in tempo reale i consumi energetici della casa,cosicché il cliente possa capire i propri comportamenti sbagliati e quelli che invece vanno bene, in modo da ottimizzare il risparmio energetico. Chiaramente il touch screen principale può essere connesso a tutti i dispositivi portatili che si desiderano (tablet e smart phone) per garantire un controllo plurimo, anche quando non si è in casa. Sono anche oggetti di design, eleganti, non invasivi e addirittura personalizzabili.
Perche le case domotiche vengono definite “intelligenti”?
Dagli anni ’90, cioè da quando è nato il pensiero di realizzare delle case domotiche, si sono fatti passi da gigante: luci che si accendono battendo le mani, rilevatori di presenza che attivano sistemi di areazione, antifurto wireless.
La chiave del successo di questa tecnologia è che garantisce allo stesso tempo un miglior comfort abitativo e un risparmio energetico. L’interconnessione tra i diversi elementi presenti all’interno dell’edificio è sicuramente ciò che permette una funzionalità così elevata e grazie alla quale si riducono sensibilmente gli sprechi.
Il fatto che vengano definite case intelligenti riguarda la loro adattabilità alle esigenze degli abitanti, modificando i propri attributi automaticamente, semplicemente analizzando cosa succede all’interno, ma anche all’esterno, dell’edificio: se ad esempio, il sistema principale osserva che ogni volta che piove d’inverno, voi chiudete le tapparelle e alzate la temperatura della caldaia, dopo un determinato periodo di tempo il sistema domotico lo farà autonomamente.
Il fatto che possa gestire un pò tutto quello che riuscite a immaginare (irrigazione, antifurti, serramenti, impianti di climatizzazione) e che lo faccia coordinando il tutto in maniera efficiente comporta solamente vantaggi. Tra gli impianti più importanti che è in grado di comandare un sistema domotico, ci sono sicuramente quelli di riscaldamento e raffrescamento, quello di illuminazione e i sistemi anti-intrusione.
Ad esempio, la termoregolazione a zone è un sistema molto furbo per quanto riguarda il risparmio energetico. Non andando a climatizzare tutte le stanze, ma solamente gli ambienti che si utilizzano, scegliendo per ognuno la temperatura desiderata, si ottiene una maggior efficienza del sistema casa rispetto all’impianto tradizionale che riscalda o raffredda l’intera casa.
Attraverso l’analisi di dati come l’esposizione delle pareti al sole, l’irraggiamento giornaliero e delle condizioni climatiche, l’impianto può anche decidere autonomamente qual è la temperatura migliore per ogni stanza. Oltre ad implementare la classe energetica dell’edificio, questo tipo di applicazione consente di risparmiare fino al 30% dell’energia abitualmente utilizzata per alimentare caldaie e condizionatori.
Un altro risparmio energetico si può ottenere con l’ottimizzazione dell’impianto di illuminazione. Anche in questo caso, osservando le condizioni esterne (presenza di luce naturale) ed interne (numero di occupanti, grandezza della stanza), il sistema di comando gestisce l’intensità e la durata dell’illuminazione. Utilizzando luci a Led, si ottiene sia un maggior comfort visivo che un grande risparmio in bolletta, che grazie alla regolazione automatica può arrivare a un risultato davvero notevole, oltre il 70% di elettricità risparmiata.
I sistemi di antifurto wireless sono una novità che sta riscuotendo un ottimo successo, anche perché se paragonati agli antifurto cablati, presentano vantaggi importanti come l’installazione in contesti difficili, costi di installazione inferiori e impossibilità di tagliare i cavi per far smettere di funzionare l’antifurto. Il controllo da remoto è poi una particolarità che permette di stare tranquilli anche quando si è lontani da casa, in quanto qualsiasi imprevisto (blackout, allarme, intrusione) viene comunicato tempestivamente tramite sms.
Non preoccupatevi! Anche se aveste instalalto un sistema domotico in relazione a un impianto illuminotecnico che volete ristrutturare, potete benissimo farlo perché questa tecnologia è estramente flessibile: si possono aggiungere o togliere con estrema facilità tutti gli impianti che si vogliono! In più, la facilità con cui si può gestire l’intera casa è davvero uno dei motivi principali per cui può interessare l’installazione di un sistema domotico. Esistono software che comprendono sistemi di monitoraggio, diagnostica e controllo, molto semplici e intuitivi. Una singola centralina può quindi rendere comodo gestire tutte le funzioni dell’edificio semplicemente con un tocco. Questa particolarità è ancor più utile per persone affette da disabilità e anziani, per i quali può esser più difficile stare dietro a tutte le cose da fare per la loro casa.
Ma quanto costa realizzare un impianto domotico in casa propria?
Parliamo ora di costi: innanzitutto è inevitabile che rendere la propria casa completamente automatizzata, aumenta il valore dell’immobile stesso (dal 5% fino all’8% a fronte di un investimento che è di solito dell’1% il prezzo della casa); a differenza dei classici lavori di ristrutturazione che possono anche non piacere, qualsiasi acquirente apprezzerà un sistema di automazione dell’immobile.
Bisogna in qualsiasi caso pensare alla soluzione ottimale e confezionata su misura per la vostra abitazione, perché non esistono sistemi standard adatti a qualsiasi tipo di edificio. L’impianto domotico dev’essere realizzato da un tecnico specializzato, progettato all’intero di un più ampio lavoro di ristrutturazione della casa e dev’essere naturalmente a norma di legge.
Il prezzo finale dipende da diversi fattori, come il numero di impianti che si vogliono gestire, la configurazione dell’impianto elettrico e il livello di complessità per far interagire tutti i diversi sistemi; chiaramente, anche la geometria dell’immobile è un aspetto fondamentale, in quanto bisogna considerare almeno tre aspetti, come la grandezza, il numero di vani e il numero di punti luce e prese elettriche.
Un impianto domotico base, che permette di controllare le luci, il riscaldamento di ogni stanza e le prese elettriche, installato in un’abitazione di 4 vani e 70 metri quadrati, costa all’incirca 7000 euro, di cui 5000 riguardano l’installazione del solo impianto elettrico e 2000 per il vero e proprio sistema di controllo domotico (considerando un immobile ancora da realizzare e che avrà un valore intorno ai 200.000 euro). I 2000 euro si dividono poi al 50% tra il costo dei componenti e la configurazione dei dispositivi.
In ogni caso si può affermare che la casa domotica è un’opportunità più a buon mercato rispetto a quello che si pensa generalmente, e sta a voi ora informarvi più dettagliatamente rispetto a quella che è la vostra abitazione e a quelle che sono le vostre esigenze.
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Interessante articolo mi sono da poco appassionato alla Domotica e vorrei magari saperne di più.