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L’ecosostenibilità, come anche il risparmio energetico, nel corso del 2018 è diventata uno degli argomenti più trattati dai media e dai TG italiani, anche a causa di un aumento della sensibilità nei confronti di tematiche come l’inquinamento degli oceani e l’elevata presenza di particelle di plastica rinvenute all’interno della maggior parte degli organismi marini.
Se fino a due anni fa l’ecologia era un argomento ancora di esclusivo appannaggio di scienziati e di ricercatori, oggi sempre più persone si stanno interrogando su cosa possono fare per salvaguardare l’ambiente e, soprattutto, per inquinare di meno.
Una delle scelte più adottate, oltre alla raccolta differenziata e ad un progressivo ritorno all’uso dei contenitori riutilizzabili, è quella di edificare case ecologiche che, oltre ad avere un basso impatto ambientale, sono in grado di produrre energia elettrica tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici, energia che può essere venduta anche alle centrali elettriche per ricavarne un piccolo profitto.
La costruzione di una casa ecologica da zero può rivelarsi però anche un’impresa molto costosa: basti pensare che, soltanto per l’installazione dell’apparato fotovoltaico, si può arrivare a spendere anche una cifra che va dai 7’000 fino ai 18’000 euro.
Ed ecco perché sempre più istituti di credito in Italia, dopo essersi disinteressati per anni del tema, hanno iniziato a proporre sul mercato mutui e prestiti green, che oltre a permettere di edificare, o di acquistare, case ecologiche, possono essere utilizzati anche per comprare materiali come i sistemi termoisolanti per interni.
Mutui e prestiti green: cosa sono?
I mutui e i prestiti green sono dei finanziamenti agevolati che le banche, così come gli altri principali istituti di credito, erogano nei confronti degli utenti che desiderano acquistare, oppure costruire dalle fondamenta, una casa ecologica.
Questi finanziamenti, a differenza di quelli tradizionali, hanno tassi di interesse molto più bassi e che in genere non superano mai il 5%.
Inoltre, proprio per incentivare sempre più persone ad investire nella bioedilizia e nelle soluzioni verdi, la maggior parte di questi finanziamenti è stato pensato in modo da arrivare a coprire il 100% delle spese sostenute per gli interventi (esempio: installazione di pannelli fotovoltaici) e l’80% per l’immobile.
I prestiti green, oltre che per rendere un’abitazione più ecosostenibile, possono essere richiesti anche per acquistare una vettura a basso impatto ambientale o un apparecchio che fa parte della categoria degli elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
Da ultimo, ma non meno importante, per accedere a questi finanziamenti occorre rispettare una serie di requisiti, tra i quali possiamo trovare la volontà di ridurre il consumo energetico e di costruire la propria casa, o di rinnovarla, con materiali rispettosi dell’ambiente.
Ma questi mutui o prestiti green sono convenienti?
Nonostante nel corso del 2017 il numero delle domande per mutui e prestiti green si sia rivelato uno dei più bassi di sempre (appena 15mila richieste), nel 2018 e nei primi mesi del 2019 si è registrata una progressiva inversione di tendenza.
Ciò è dovuto non solo ad aumento della sensibilità da parte degli utenti per quanto riguarda il tema dell’ecologia, ma anche ad un cambiamento di mentalità da parte delle banche e degli istituti di credito, che hanno iniziato a comprendere che questo tipo di finanziamenti risulta molto più conveniente.
Il motivo è presto detto: gli utenti che beneficiano di un mutuo, o di un prestito “verde”, con il passare del tempo riescono non solo ad ottenere un cospicuo risparmio, ma in più, se dotati di un particolare spirito di iniziativa, sono in grado non solo di rientrare nelle spese sostenute per l’installazione di un impianto fotovoltaico, ma anche di vendere l’energia supplementare alle centrali elettriche.
Tutti questi fattori consentono loro, oltre a diminuire il consumo di energia elettrica, a risparmiare diversi euro e, in alcuni casi, anche ad incassarne, di rimborsare le rate mensili con più facilità e senza correre il rischio di incappare nel pericolo dell’insolvenza.
E non si tratta di un mero gioco di parole, perché questo dettaglio è stato evidenziato anche in una ricerca americana, condotta da un team di specialisti dell’Università del North Carolina.
Questa ricerca, oltre ad aver scoperto che i mutui e i prestiti green stravincono sui prestiti tradizionali, ha anche notato che i primi presentano un tasso di default più basso rispetto ai secondi, pertanto hanno meno probabilità sia di indebitare le famiglie e le imprese, sia di far perdere denaro alle banche.
A chi sono destinati?
I mutui e i prestiti green sono destinati sia ai privati (esempio: freelance, dipendenti privati o pubblici e pensionati), sia alle aziende che desiderano installare degli impianti fotovoltaici sui tetti dei loro fabbricati per ricavare l’energia necessaria dalla luce del sole.
Ecco la documentazione da portare in banca
Per richiedere un mutuo o un prestito “verde”, come nel caso del mutuo e del prestito tradizionale, oltre ad essere in possesso di tutti i requisiti necessari per l’erogazione, occorre presentare alcuni documenti fondamentali, questo per far sì che il privato, o l’azienda, che ne fa richiesta, ottenga l’accoglienza della sua domanda.
La lista comprende:
- Un passaporto o una carta d’identità in corso di validità;
- Il codice fiscale. Se è un’azienda a farne domanda, se richiesto dalla banca si dovrà presentare anche la partita Iva;
- La dichiarazione dei redditi più recente o, in alternativa, un altro documento capace di attestare i redditi a disposizione del richiedente;
- I giustificativi delle spese che si andranno a sostenere per l’installazione di un impianto fotovoltaico, per la costruzione di una casa ecologica o per il rinnovo ecosostenibile di una casa o di un edificio già preesistente (esempio: fattura e/o preventivo).
Detrazioni fiscali
Tra il 2017 e il 2018, per incentivare la creazione di spazi verdi e la costruzione di edifici ecosostenibili, il Governo ha varato una nuova legge finanziaria e istituito anche due bonus “verdi”: l’Ecobonus e il Green Bonus.
L’Ecobonus, il primo ad essere stato licenziato, è una detrazione che viene accordata a tutti i soggetti che hanno effettuato lavori tesi a migliorare il risparmio energetico e l’ecosostenibilità di un edificio.
Questo bonus, che può essere ottenuto tramite la dichiarazione dei redditi, dà accesso ad uno sconto sulla spesa sostenuta che, a seconda dei casi, può variare dal 50 al 65%.
La percentuale si alza ulteriormente all’85% quando i lavori vengono effettuati su edifici situati in zone sismiche e quando sono tesi non solo a renderli più ecosostenibili, ma anche antisismici.
Il secondo invece, che ha fatto la sua entrata in scena nel 2018, è il Green Bonus, che premia con una detrazione del 36% dalle tasse tutti gli amanti del pollice verde e, più in generale, tutti quei privati che destinano uno o più spazi della loro abitazione al verde, come ad esempio giardini e terrazzi fioriti.
Un altro bonus a disposizione per chi intende ristrutturare la casa in modo green e vuole ottenere un ulteriore risparmio è il bonus ristrutturazioni, quest’ultimo meno conosciuto rispetto ai primi due, ma non per questo meno interessante.
Il bonus ristrutturazioni infatti permette la detrazione di uno sconto pari al 50% dalla spesa sostenuta per la riqualifica di un edificio, o di una casa, già esistente.
Questo bonus, in casi eccezionali, come ad esempio la riqualifica di parti comuni di un condominio, può salire anche fino al 75%, assicurando un risparmio maggiore anche ai soggetti che intendono avvalersi di un mutuo green.
Ecco le banche che offrono mutui, prestiti e finanziamenti green
- Banco Bpm: Risparmio Energia, il suo mutuo green dedicato alle medie e alle grandi imprese, permette di coprire la maggior parte degli interventi di riqualifica e di risparmio energetico effettuati su edifici già esistenti.
È aperto anche agli edifici rurali e può essere utilizzato anche per coprire gli interventi eseguiti per incentivare l’uso delle energie rinnovabili, dell’idroelettricità e delle biomasse. Ha una durata compresa tra i 7 e i 10 anni e lo spread viene concordato in genere con il cliente.
- Bnl-Bnp Paribas: il gruppo Bnl-Bnp Paribas propone un prestito green dedicato alle famiglie e che finanzia ben il 100% della spesa sostenuta per l’efficientamento energetico dell’abitazione fino ad un massimo di 100’000 euro
Questo prestito, oltre ai pannelli solari, finanzia al 100% anche altre opere di manutenzione green, come l’installazione di nuove caldaie e la sostituzione di infissi. La durata, così come lo spread, viene deciso nel corso di un appuntamento con un consulente della banca.
- Crédit Agricole-Cariparma: la sua soluzione si chiama Cresco Green ed è stata pensata per finanziare le ESCO, ovvero quelle società che lavorano a stretto contatto con enti pubblici, privati e privati cittadini, che progettano interventi mirati a ridurre il consumo energetico. Questo finanziamento, che va dai 50’000 ai 300’000 euro, può essere rimborsato in rate mensili, o trimestrali, in 84 mesi.
- Volksbank Alto Adige: questa banca partecipa attivamente all’iniziativa “Il tuo condominio Green”, che ha lo scopo di riqualificare in modo energetico tutti i condomini situati nella provincia di Trento. In qualità di partner di questa iniziativa, la banca offre due consulenze specifiche: una dedicata esplicitamente all’accesso ai contributi “verdi”, l’altra a tutti i temi dedicati al finanziamento dei lavori.