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Il riscaldamento è una voce di spesa non indifferente per le famiglie. Per questo motivo, si fa molta attenzione alle caratteristiche e allo stato della caldaia. Scegliere la migliore è importante, ma non basta. Bisogna anche considerare quando sostituire la caldaia. Se ti stai facendo qualche domanda in merito, seguici nelle prossime righe e scopri la guida sul tema che abbiamo creato.
Quando è il momento giusto di cambiare la caldaia?
Quando si parla di gestione della caldaia, è il caso di ricordre che la sua vita media è di 15 anni. Al netto delle indicazioni normative, bisogna ricordare che, superando questo limite di tempo, si rischia di affrontare dei costi esorbitanti per il riscaldamento.
Entrando nel dettaglio della situazione italiana, ricordiamo che, dal 2015, è obbligatoria l’installazione di caldaie a condensazione. La caratteristica principale di questi impianti riguarda la possibilità di recuperare energia dai fumi di scarico.
In questo modo, si evita la loro emissione in atmosfera, con ovvi vantaggi per quanto riguarda l’impatto ambientale. Le caldaie a condensazione sono estremamente efficienti e performanti. Sfruttano infatti tutto il calore prodotto all’interno dell’impianto.
I loro fumi hanno temperature decisamente inferiori rispetto a quelle delle caldaie tradizionali. Il motivo è legato al fatto che vengono scaricati da un ventilatore. Gli stabili dove vengono installate prevedono anche lo scarico a parete.
Tornando alla questione di quanto sostituire la caldaia. Se si ha una caldaia già con qualche anno, per capire se è arrivato il momento di sostituirla bisogna considerare il rendimento, inferiore di diversi punti percentuali rispetto a quello di una caldaia di nuova generazione.
Molto importante è anche la sicurezza, per non parlare della già citata messa in regola sulla base delle normative vigenti. Sostituendo la vecchia caldaia con una più nuova, è inoltre possibile avere la garanzi di un’ottima assistenza telefonica ma soprattutto via web.
Ormai tutti i brand che si occupano della commercializzazione e della manutenzione di questi impianti sono presenti sui social e hanno un customer care ottimale, a cui fare riferimento in caso di problemi tecnici.
Ultimo ma non meno importante aspetto da considerare quando si pensa di sostituire la caldaia riguarda l’obsolescenza dei ricambi. Con una caldaia nuova, è infatti molto più facile trovarli in poco tempo e, sempre senza particolari difficoltà, usufruire della consegna entro 24 ore.
Scelta della caldaia: i criteri da considerare
Quando si decide di sostituire la caldaia e di sceglierne una nuova, è molto importante considerare alcni criteri. Prima di tutto, è il caso di prendere in considerazione la garanzia, sia sul corpo caldaia, sia sulle componenti elettroniche. Essenziale è ovviamente il rendimento. Le informazioni in merito si possono trovare tranquillamente sui siti web dei venditori di impianti.
Prima di sostituire la caldaia, è opportuno fare il punto della situazione sui consumi. Bolletta alla mano, bisogna passare in rassegna i dati e scoprire qual è la potenza ideale dell’impianto da acquistare. In alcune situazioni, non è il caso di limitarsi alla sostituzione del corpo caldaia.
Bisogna infatti pensare anche al cambiamento del combustibile. Prendendo in esame tutti questi aspetti, si possono apprezzare dei vantaggi notevoli derivanti dalla sostituzione della caldaia. Ecco quali:
- Riduzione della bolletta energetica;
- Emissioni inquinante più basse;
- Costi di esercizio contenuti.
Da citare è anche la possibilità di usufruire del massimo rendimento possibile, così come dell’accesso alle detrazioni fiscali previste dalla legge. Queste agevolazioni corrispondono alla possibilità di recuperare il 65% delle spese in caso di installazione di caldaie a condensazione di classe A.
Disponibile in caso di presentazione della dichiarazione dei redditi con 730 o Modello Unico, la sostituzione della caldaia rientra nel novero degli interventi di manutenzione straordinaria. Per usufruire della detrazione è necessario essere in possesso di ricevuta di pagamento e di fattura di acquisto dell’impianto.