Le Niagara Falls (cascate del Niagara in italiano) sono tra i più famosi salti d’acqua del mondo. Si trovano al confine tra Canada e Stati Uniti, nel nord-est del continente americano. E’ sicuramente una delle più apprezzate meraviglie naturali del mondo, ogni anno gettonatissima meta per oltre 20 milioni di turisti.
Non si tratta di cascate particolarmente alte (solo 52 m di salto) e la loro fama è certamente legata alla spettacolarità dello scenario, dovuto al loro vasto fronte d’acqua e all’imponente portata, stimabile in oltre 168.000 m³ al minuto nel regime di piena e circa 110.000 m³ come media annuale. Rappresentano comunque la più grande cascata dell’America settentrionale e, dopo la distruzione delle cascate Guairà, sono divenute le più grandi cascate al mondo.
La Storia delle Centrali Idroelettriche nelle Cascate del Niagara
L’enorme massa d’acqua delle cascate fu sin dalla loro scoperta oggetto di interessi ingegneristici come potenziale fonte di energia. I primi sforzi tendenti allo sfruttamento della potenza del fiume risalgono al 1759, quando venne creato un piccolo canale per alimentare un mulino ad acqua.
La volontà a stelle e strisce di giganteggiare in ogni ambito, portò gli ingegneri statunitensi a progettare una delle prime centrali idroelettriche degli USA. Nel 1853 venne autorizzata la sua costruzione. Costruita nel 1879, due anni dopo produceva tanta corrente elettrica da poter soddisfare il fabbisogno dell’illuminazione notturna delle cascate e quella del villaggio adiacente alle cascate stesse.
La scoperta della corrente alternata trifase, da parte dell’illuminato inventore Nikola Tesla, rese possibile il trasferimento della corrente elettrica a grandi distanze dal punto di produzione. Curiosamente, quando fu approvato il progetto di una diga più grande nel 1886, la compagnia addetta ai lavori (la Westinghouse Electric Company dell’ingegnere americano George Westinghouse, sostenitore e amico di Tesla) non aveva ancora deciso come utilizzare l’energia elettrica ottenuta sfruttando la forza di caduta dell’acqua nella cascata. Nel 1895 le Cascate del Niagara avevano la loro centrale da 37 MW elettrici.
Nel 1896 furono costruite delle gigantesche condotte sotterranee che adducevano a delle enormi turbine una quantità d’acqua sufficiente a produrre una potenza di 75 MW. L’energia prodotta era poi destinata all’illuminazione della città di Buffalo, nel nord dello Stato di New York, distante circa 32 km.Compagnie private sul lato canadese iniziarono, a loro volta, a produrre energia elettrica, sollecitate dall’esempio americano.
Il Governo della Provincia dell’Ontario pose il sistema di trasporto dell’energia sotto il controllo statale nel 1906, allo scopo di rifornire varie località della contea.
Gli Usa e il confinante Canada hanno quindi condiviso la naturale potenza sprigionata dal fiume Niagara, tra l’altro con un accordo inteso a preservare la bellezza delle cascate, per oltre un secolo. Al giorno d’oggi, una quantità che varia fra il 50% ed il 75% delle acque del Niagara viene deviata per la produzione di energia elettrica, sia in territorio americano che canadese, e viene poi reimmessa nel fiume a valle delle cascate.
La centrale idroelettrica risulta ad oggi essere la più grande entità di produzione di energia elettrica dello stato di New York, generando 2,4 milioni di KW, energia sufficiente per illuminare 24 milioni di lampadine da 100 watt in un colpo solo! Questo tipo di elettricità low-cost permette ai residenti e a tutti coloro che posseggono un business nella regione, di risparmiare centinaia di migliaia di dollari all’anno nel complesso.
La centrale idroelettrica delle cascate del Niagara è in realtà composta da due stabilimenti: il Robert Moses Niagara Power Plant che può contare sull’ausilio di 13 turbine, e il Lewiston Pump-Generating Plant che ha a disposizione 12 pompe-turbine. Tra i due stabilimenti c’è il salto delle cascate, capace di contenere fino a 740 milioni di galloni d’acqua (quasi 3 milioni di metri cubi d’acqua). Dietro il Lewiston Plant, un bacino con un’estensione di 1900 acri (7,68 chilometri quadrati) è in grado di garantire un’ulteriore portata dell’unico “combustibile liquido” che possiamo anche bere!
Le pompe-turbine presenti nel Lewiston Plant permettono sia la produzione di energia ricavata dal passaggio in turbina dell’acqua che discende dalle cascate (nelle ore di punta, quando la richiesta di energia della regione è più alta), sia la risalita dell’acqua al bacino di valle tramite delle apposite pompe che spingono l’acqua all’insù (nelle ore in cui il costo dell’elettricità è decisamente più basso e la domanda di energia è al minimo, ad esempio di notte).
Nel 2006, le autorità riferenti sui temi dell’energia hanno investito 300 milioni di dollari per la modernizzazione del Robert Moses Niagara Power Plant. Tutte e 13 le turbine presenti fino a quel momento, sono state rimpiazzate e altri miglioramenti sono stati installati per permettere alla centrale di avere gli strumenti più innovativi del ventunesimo secolo, permettendo di operare con un’efficienza massima superiore rispetto alla situazione antecedente gli interventi di ammodernamento.
Nel 2012 anche il secondo stabilimento, il Lewiston Pump-Generating Plant ha ricevuto fondi per 460 milioni di dollari per un ammodernamento.
Come ultima curiosità, il famoso motore di ricerca Yahoo! ha in programma di realizzare il più ecologico ed energeticamente efficiente data center del mondo utilizzando l’energia tratta da queste cascate!