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Il fotovoltaico integrato negli edifici è un qualcosa di concreto oppure no? Una soluzione innovativa altamente green che però non sembra ancora essere parte del sistema. Vediamo insieme che cos’è e a che punto siamo con questa innovazione.
Che cos’è il fotovoltaico integrato?
Quando si parla di fotovoltaico integrato si tratta di una progettazione di soluzioni totalmente green che va ad integrarsi per convertire l’energia solare in energia elettrica: il tutto all’interno degli edifici per tutti i suoi abitanti.
Una direzione presa dalla Idm del Consiglio Nazionale delle ricerche di Milano e dell’Università di Milano Bicocca insieme alle aziende leader come la Glass to power.
Durante il loro studio e ricerca hanno progettato un materiale completamente innovativo che non solo è a basso impatto ambientale ma altresì adatto per la realizzazione dei pannelli fotovoltaici.
Questo studio è stato pubblicato dalla rivista Joule – Cell Press e si evince di come non solo si sia pensato al lato pratico ma anche a quello economico, con basso impatto ambientale e a basso costo. Nonostante questi aspetti il progetto permetterebbe di raggiungere un grande assorbimento dell’energia solare che si trasforma poi in energia elettrica.
Giuseppe Mottoli dell’Isn ha evidenziato a fronte di questo studio:
In merito alle molecole sottolinea che hanno delle caratteristiche che sono molto stabili in presenza di luce e calore con dispersione in una la lastra di Plexiglass per le finestre. Si assorbe la radiazione solare e poi viene rimessa sulle molecole fornendo così la giusta onda d’urto per realizzare l’obiettivo preposto.
Come vengono montate le lastre? In questo caso direttamente sui telai della finestra – e non sul tetto – dove le celle fotovoltaiche risultano essere completamente trasparenti, provvedendo a trasformare la radiazione luminosa in energia elettrica.
Numerosi i vantaggi di questo progetto studiato ad hoc viste le tecniche meccanochimiche che sono state impiegate. Non costoso, con un impatto ambientale minimo e bassi tempi di contatto con un rapporto netto tra prodotto e scarto.
I ricercatori mettono in luce anche che i pannelli fotovoltaici che sino ad oggi sono stati impiegati sono totalmente differenti da questa soluzione anche dal punto di vista estetico e non solo funzionale.
Una particolarità da mettere in luce è anche il suo principio di funzionamento che ad oggi permette di eliminare ogni orientazione rispetto al sole. Per questo atti a sostituire quelli che sono stati impiegati sino ad oggi.
Dalla teoria alla pratica: a che punto siamo?
L’integrazione del sistema di fotovoltaico integrato permette una soluzione ottimale a livello estetico ma anche di funzionamento. Inoltre permetterebbe di non impattare con lo stile dell’edificio seguendo la sua linea stilistica e morfologica.
Si parla di un progetto molto interessante da parte di Eurac Research che tratta i moduli BIPV integrati e colorati con una tecnologia particolare denominata Hidden PV.
Facendo un piccolo passo indietro, tutto questo è possibile grazie alle direttive Europee innovative in merito alla classe energetica all’interno degli edifici che adesso può essere flessibile gestendo domanda e produzione con i tre step principali:
- Immagazzinare
- Consumare
- Vendere elettricità ma solo in base alle proprie esigenze
Il sistema fotovoltaico è atto per ridurre le emissioni di carbonio che passa attraverso la valorizzazione di un consumo personale e personalizzato. In questo caso specifico il fotovoltaico integrato all’interno degli edifici possono sostituire tutti quelli che sono materiali originali di costruzione: si tratta quindi di sostituire il classico involucro edilizio in un materiale atto a svolgere un compito attivo per assorbire i raggi del sole per trasformarli in energia elettrica.
La Eurac Research è impegnata in moltissimi progetti relativi a queste tecnologie avanzate che vanno a privilegiare un impatto economico, estetico e funzionale come mai prima di oggi integrato.
In effetti tutto questo deve anche dare un buon impatto estetico come la cromatura, morfologia nonché una grande facilità di montaggio e possibile sostituzione nel tempo.
Nonostante sia l’aspetto funzionale a preoccupare maggiormente, le aziende che si occupano di questi progetti hanno un occhio attento anche sulla parte estetica – come accennato – per essere modulate all’interno degli edifici che hanno un valore architettonico di valore o che si sposano perfettamente con il paesaggio.
Il pannello fotovoltaico in questo caso deve avere la capacità di rispettare ogni tipo di linguaggio stilistico nonché morfologico.
Il passo non è molto facile da attuare in toto in quando necessari criteri che sono spiegati all’interno delle linee guida comuni per restauratori, progettisti e sopraintendenza dei beni culturali.
Ci sono già dei progetti in essere – come i pannelli colorati – ma la strada per ottenere l’integrazione completa è ancora molto lunga da ottenere.