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La prime cose che vengono in mente quando si parla di Caraibi sono sicuramente il mare incantato, le spiagge dorate e il clima tropicale ma le isole del centro America hanno anche un entroterra tutto da scoprire.
Nel nostro caso parliamo dell’entroterra dell’isola Hispaniola, condivisa tra gli stati di Haiti e della Repubblica Dominicana. In particolare, nell’area sud-orientale della Repubblica Dominicana, nella regione denominata Monte Plata, è stato in parte costruito, e verrà completato a breve, il più grande impianto fotovoltaico dei Caraibi.
Tanto sole, tanto fotovoltaico
Il progetto Monte Plata Solar ha visto l’investimento da parte della società taiwanese General Energy Solutions (GES) ed è stato realizzato dalla società tedesca Soventix GmbH, che ne gestisce anche l’operatività e la manutenzione.
La prima fase del parco fotovoltaico, con una capacità di 33,4 MW, è stata completata a marzo 2016. GES e Soventix stanno attualmente lavorando alla sua estensione, che riunirà circa 270 mila pannelli solari con una capacità totale di 60 MW nominali e una produzione stimata di 102 mila MWh all’anno.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto, una volta completato, dovrebbe soddisfare la domanda di circa 50 mila famiglia impedendo, inoltre, che vengano immesse in atmosfera circa 48 mila tonnellate di CO2: un contributo di sostenibilità ambientale che va contro la piaga del sempre più preoccupante climate change e che aiuta la Repubblica Dominicana a raggiungere gli obiettivi concordati nell’Accordo di Parigi.
Un progetto da medaglia e non solo
La validità del progetto Monte Plata Solar è stata enfatizzata anche dai premi ottenuti al termine della prima fase di costruzione: nel giugno 2017 è stato premiato con l’Atabey Environmental Award per il suo illustre contributo allo sviluppo energetico e alla sostenibilità ambientale, e nel novembre 2018 ha ottenuto il premio presentato dal Caribbean Renewable Energy Forum (CREF) per la categoria “Best Utility Scale Solar Project“ grazie all’approccio innovativo, al valore generato per gli investitori e agli aspetti sociali e ambientali.
Quincy Lin, presidente della GES ha detto che «Monte Plata Solar serve la comunità della Repubblica Dominicana non solo attraverso la generazione di energia pulita e sostenibile, ma anche attraverso la collaborazione con scuole e università per la promozione delle energie rinnovabili e tramite la creazione di posti di lavoro qualificati e specializzati».
Il progetto, infatti, contribuirà allo sviluppo generale della regione creando un migliaio di posti di lavoro per la fase di costruzione e circa 60 nella parte operativa.
Sostenibilità a tutto tondo
La Repubblica Dominicana punta a realizzare un’opera totalmente sostenibile e «per questo il suo completamento avverrà nel rispetto di una serie di vincoli posti dal governo come condizioni essenziali».
Infatti, la compagnia taiwanese dovrà preoccuparsi di «ripristinare la stessa superficie di vegetazione rimossa per realizzare l’impianto fotovoltaico e di rispettare gli elementi ambientali originari di un’ampia area della provincia di Monte Plata. Inoltre, la centrale solare dovrà includere anche un centro aperto ai visitatori riguardante l’energia rinnovabile e i vantaggi interconnessi ad essa».
Insomma, il Monte Plata Solar non è solo un parco fotovoltaico bensì un vero e proprio progetto di sostenibilità, che cerca di includere in sé energia green, vantaggi sociali, formazione culturale e rispetto per l’ambiente.
Sono interessato a un impianto voltaico di 6 CE
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