L’energie rinnovabili sono sicuramente il futuro del settore sul piano mondiale. I cambiamenti climatici che stanno interessando il mondo, sono il segnale che qualcosa deve cambiare al più presto. Si deve cercare di limitare l’inquinamento ambientale in tutto il mondo e non solo in alcune zone. Per riuscire a ottenere uno sviluppo sostenibile congiunto, non bastano inoltre solo le leggi varate dai governi, e l’impegno delle varie istituzioni. 

Infatti, per riuscire a favorire lo sviluppo sostenibile e contrastare i mutamenti del clima, è necessario che i governi e le istituzioni presenti possano collaborare con l’economia e la società. Al fine di far fronte comune tra i vari enti e le diverse dinamiche sociali è sicuramente d’apprezzare il lavoro svolto da una nuova associazione Elettricità Futura, che nasce per affrontare i cambiamenti del mondo, attraverso la fusione di due associazioni molto importanti quali Assoelettrica e Assorinnovabili.

Assoelettrica è un’associazione a rappresentanza della produzione di energia da fonti fossili, la seconda (Assorinnovabili) è la principale associazione nel mondo delle rinnovabili. Questa fusione è nata per la prima volta nello stato italiano, infatti, in Europa non si è verificata ancora nessuna cooperazione tra le associazioni di rappresentanza dell’energia tradizionale e quella rinnovabile.

energie rinnovabili in italia infografica

Questo lavoro sinergico, sicuramente è stato favorito dal peso che stanno avendo le energie rinnovabili all’interno della produzione nazionale. Infatti, compagnie fornitrici di energia elettrica, come l’Enel, stanno impiegando per la produzione elettrica nazionale, circa il 40% da fonti rinnovabili. 

L’Italia e il mondo verso l’energie rinnovabili

In un momento in cui ogni singolo paese dovrebbe investire sulle rinnovabili e cercare di rendere il mondo un posto più pulito e privo, almeno in parte dallo smog, purtroppo sorge il problema statunitense. Al momento, il governo degli Stati Uniti di Trump, è l’unico tra i più influenti al mondo a voler fare un passo indietro, sugli accordi di Parigi, sulle rinnovabili e a voler reinvestire nel carbone. Quest’ultimo è un materiale ancora usato per la produzione energetica ma altamente inquinante. L’unica nota positiva e che operano in USA diverse associazioni che invece cercano sempre più di fornire sempre più energia pulita per il paese.

In controtendenza con le decisioni degli Stati Uniti, troviamo invece quella dell’Inghilterra (il primo paese in assoluto ad aver utilizzato il carbone per la produzione energetica). Infatti, quest’anno in tutta l’Inghilterra per un solo giorno, non è stato impiegato il carbone come fonte per l’energia elettrica.

Questo è stato il primo passo dell’Inghilterra verso l’impiego sempre maggiore delle energie rinnovabili. Infatti, il paese pronostica di non impiegare più il carbone come fonte di energia entro il 2015. In generale nel mondo, le fonti rinnovabili stanno assumendo sempre maggiore importanza anche sotto il profilo economico. Infatti, la Cina sta portando diversi investimenti nel campo, ma non è l’unica. Basti pensare come Tesla, una delle prime società automobilistiche e di trasporto ad avere creato dei mezzi ad energia pulita realmente efficienti, è stata quotata in borsa per ben 51 miliardi di dollari. Questa, ha permesso di superare la quotazione di una delle più grandi aziende del settore: La general Motors.

Ritornando all’assetto europeo, una nazione che si sta impegnando molto per le rinnovabili è sicuramente la Francia di Macron. Il nuovo presidente francese è infatti intenzionato a raddoppiare gli investimenti nel settore. Inoltre, vuole imporre una tassa sul carbone, da 100 euro per ogni tonnellata di questo minerale. Grazie alla carbon tax, si dovrebbe riuscire a portare le aziende a scegliere sempre di più altri sistemi di approvvigionamento energetico.

L’Italia e la sua Strategia Energetica Nazionale

Sicuramente la maggior parte del mondo sta andando in direzione delle rinnovabili. Questi sono i segnali positivi che arrivano dalle varie politiche nazionali e dai grandi investimenti delle società per l’energia rinnovabile.

Al momento, l’Italia, anche se mossa da ottimi propositi, non possiede ancora una strategia energetica nazionale (SEN) efficace.

Per questo motivo i ministri Galletti e Calenda, stanno attuando una nuova strategia che permetta di coinvolgere tutti gli enti e i settori produttivi da quello dei trasporti a quello dell’edilizia.

L’Italia, però può vantare un piccolo vantaggio rispetto ad altre nazioni, il poco utilizzo del carbone.

Infatti, oggi il contributo del carbon fossile per la produzione dell’energia elettrica in Italia è davvero esiguo. In altri paesi, come la Germania, invece il carbone rappresenta ancora il 40% per la produzione di energia.

In ogni caso, l’Italia, deve cercare di assicurarsi nel tempo una fornitura energetica pulita certa e con costi contenuti. Questo lo si può fare solo rispettando al contempo la conformazione e i bisogni del territorio.