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In un periodo particolarmente delicato perché legato all’emergenza Coronavirus e alla necessità di mettere in atto tutte le misure volte al suo contenimento, emerge l’importanza di prestare attenzione anche ai mezzi di trasporto che usiamo.
Pubblici o privati che siano, infatti, questi possono giocare un ruolo di primo piano nella diffusione del Covid. In questo articolo vediamo, in particolare, come igienizzare la propria autovettura.
Accortezze e suggerimenti per una pulizia completa e a fondo che andrebbero seguite sempre, al di là della specifica situazione che viviamo in questo periodo.
Comportamenti importanti, indubbiamente, per mantenere un buon livello di igiene e conservare la macchina in buono stato nel tempo. Prendiamo nota allora dei passi da compiere.
Cosa igienizzare nell’auto e come procedere
Procedendo con ordine, punto di partenza sono le parti maggiormente esposte perché toccate da più persone e continuamente. Stiamo parlando del volante e della leva del cambio, da trattare con idonei prodotti disinfettanti.
Una buona abitudine sarebbe quella di usare un nebulizzatore per spruzzare il prodotto, farlo agire per una trentina di secondi e poi asportarlo pulendo con un panno.
Segue la pulizia dei comandi del sistema multimediale, dei pannelli delle portiere e delle maniglie interne. Si può quindi proseguire con l’igienizzazione delle maniglie e delle porte esterne, oltre che della maniglia del portellone posteriore. Solo alla fine conviene intervenire sui rivestimenti interni.
Scegliamo i prodotti e i materiali giusti
In questo periodo, sempre per ragioni di sicurezza e di prevenzione legate al Covid, consigliamo di usare della semplicissima carta assorbente da casa per applicare il prodotto, piuttosto che i comuni panni di solito adoperati.
Gli esperti raccomandano addirittura, per l’impianto di condizionamento della macchina, l’acquisto di un igienizzante spray con azione biocida. Come detergenti per le superfici è preferibile invece il ricorso a detergenti a base di alcol o, in alternativa, di etanolo, cloro o candeggina.
Si sconsiglia, ad ogni modo, l’utilizzo di prodotti con concentrazioni di cloro attivo superiori allo 0,1%. La candeggina, inoltre, nel caso in cui dovesse essere adoperata, dovrà essere molto diluita.
Questo per evitare di rovinare gli interni e le superfici, soprattutto quelle che richiedono maggiore cura e attenzione. Per lo stesso motivo sono decisamente da scartare prodotti a base di ammoniaca.
Nello specifico, infatti, rendono appiccicoso il materiale vinilico del cruscotto quando esposto al sole e ne favoriscono addirittura la rottura. I rivestimenti in pelle, anch’essi delicati, andranno infine trattati con detergenti idonei da spruzzare prima su un panno, piuttosto che direttamente sulle superfici. In mancanza di prodotti ad hoc, ad ogni modo, resta valido il tradizionale e semplice – ma efficace – ricorso all’acqua e al sapone.