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Per rilassarsi guardando un film, per cenare, per conversare con gli amici: il divano occupa indubbiamente un posto centrale nelle case di molte famiglie italiane.
Non solo per la posizione che spesso ha all’interno dell’abitazione, ma anche per la funzione che ricopre e la componente affettiva ad esso spesso associata. Inevitabile, allora, che diventi un ricettacolo di briciole, residui e impurità.
Come fare, allora, quando si sporca, soprattutto se è del tipo non sfoderabile? In quest’articolo vediamo come destreggiarsi per la comune pulizia e con quali strumenti procedere.
La routine settimanale per la cura del divano
Per mantenere il proprio divano in buone condizioni è importante ricordare di averne cura settimanalmente rimuovendo polvere, briciole, corpuscoli, capelli e peli di animale.
Ciò al fine di evitare che l’accumulo si traduca in sporcizia, soprattutto nelle parti più interne, negli angoli e sui braccioli e poggiatesta, con un chiaro risultato antigienico. Per farlo sarà necessario spostare i cuscini, laddove possibile, e pulire anche sotto le sedute.
È possibile farlo con l’aiuto di scopini, aspirapolveri o, se se ne è in possesso, di un pratico aspirabriciole portatile. Utile è anche una comune spazzola antipelucchi per asportare peli e capelli.
Componenti in legno o metallo, invece, possono essere trattate con del sapone insieme ad un panno morbido.
Una pulizia più approfondita da fare in casa almeno una volta all’anno
La cura di un divano grande e in tessuto non sfoderabile, purtroppo o per fortuna, non è un’operazione tale da poter essere delegata alla lavanderia né tantomeno si presta ad essere messo, per ovvi motivi, in lavatrice.
La sua pulizia dovrà essere effettuata, per forza di cose, in casa e con una frequenza variabile a seconda dell’uso che si fa del divano, del suo grado di utilizzo e, di conseguenza, di sporco che tende ad accumularvisi.
Al di là della più comune e ordinaria pulizia settimanale volta ad asportare polvere e briciole in eccesso, si consiglia, in ogni caso, di procedere con una pulizia accurata minimo una volta all’anno, partendo sempre, come spesso si consiglia, da zone del divano meno in vista o facilmente accessibili.
Su queste sarà possibile, infatti, sperimentare la bontà del detergente di cui siamo in possesso evitando, qualora non fosse adatto, di rovinare in maniera evidente un componente importante del nostro arredo.
Ancor prima di iniziare, pertanto, è preferibile leggere con attenzione l’etichetta posta situata sotto i cuscini, dove reperire informazioni sulla tipologia di tessuto di cui il divano non sfoderabile è costituito, oltre che sui metodi e i prodotti di pulizia preferibili.
Il lavaggio vero e proprio, ricordiamo, va sempre preceduto da operazioni preliminari necessarie per ottenere un buon risultato e mantenere nel tempo il divano nelle migliori condizioni. Si tratta della comune pulizia settimana di asportazione di polvere e residui sopra descritta che può essere completata, in aggiunta, strofinando il tessuto del divano con una spazzola morbida.
Ciò consente di eliminare lo sporco eventualmente depositatosi nel tempo, ben riconoscibile dalla patina grigia che lo caratterizza e che potrà essere così rimossa o aspirata. Le singole macchie, invece, possono essere trattate con del sapone di Marsiglia che va lasciato agire per una decina di minuti e poi sciacquato con un panno bagnato e strizzato.
Un detergente facile da preparare a base di acqua e aceto
Una soluzione pratica, ma efficace, ideale per chi ha poco tempo per fare la spesa o vuole risparmiare è quella di preparare in casa un detergente composto da un bicchierino d’aceto in mezzo litro di acqua.
Nella sua semplicità, consente di pulire e disinfettare e, all’occorrenza, profumare il divano aggiungendo al composto qualche goccia di essenza di nostro gradimento.
Un rimedio da non usare, invece, sulla pelle per la quale è preferibile ricorrere, per pulire in maniera accurata, ad appositi prodotti in commercio o al comune latte detergente usato nella cosmesi che la nutre, la ammorbidisce e la mantiene lucida.