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Fino a qualche anno fa, la quasi totalità dei capannoni industriali veniva illuminata tramite lampade a fluorescenza, cioè lampade a scarica, generalmente di forma tubolare, con all’interno gas nobili, vapori di mercurio e un materiale fluorescente: ossia i cosiddetti “neon“.
Attualmente (e fortunatamente) questa tecnologia è stata surclassata dal diodo a emissione luminosa, o più semplicemente LED, che si è affermato sia in ambito civile sia in ambito industriale.
Ma perché affidarsi al LED se finora si è tranquillamente lavorato al “chiarore di neon”?
Le ragioni sono tante e schiaccianti.
Proviamo ad analizzare le principali.
- Risparmio energetico;
- Minor manutenzione;
- Migliore qualità della luce.
Il tutto si traduce, ovviamente, in risparmio economico.
LED: il mago del risparmio
Partiamo dal risparmio energetico.
La tecnologia LED sta prendendo ampiamente piede nell’illuminazione civile, banalmente perché sostituendo una vecchia lampadina alogena, a fluorescenza o, per i più nostalgici, a incandescenza, con una a LED, avente la stessa resa in termine di luce, si risparmia notevolmente sui consumi: basti pensare che un LED da 20 W fornisce lo stesso flusso luminoso di un’alogena da oltre 70 W.
Ora, se passiamo dall’ambiente casa all’ambiente capannone industriale e proviamo a fare un confronto sul numero di punti luce e sul numero di ore di accensione (spesso h24), è immediatamente visibile l’enorme risparmio energetico che si ottiene con l’introduzione dell’illuminazione LED: sostituendo i tradizionali neon con lampade a LED industriali, si può arrivare a risparmi energetici di circa l’80% .
Come già accennato, il risparmio energetico si traduce, poi, in quel risparmio economico in bolletta che permette di coprire e successivamente superare, in breve tempo, l’investimento effettuato per aggiornare l’impianto di illuminazione.
Manutenzione? Quella sconosciuta
Passiamo al secondo punto.
Spesso, in un capannone industriale, c’è bisogno di luce artificiale 24 ore al giorno per tutti i giorni dell’anno, per un totale di 8760 ore.
Inoltre, la qualità di tale luce deve sempre essere la migliore possibile per evitare che i lavoratori abbiano difficoltà nello svolgimento delle loro mansioni.
Queste due necessità non vanno così d’accordo con le lampade industriali a fluorescenza: hanno una vita utile di circa 12.000 ore e, solitamente, man mano che invecchiano, iniziano a dare segni di cedimento, perdendo flusso luminoso, cosa che mal si presta ad un ambiente lavorativo in cui spesso vi sono macchinari pericolosi.
Ciò comporta un buon numero di interventi di manutenzione/sostituzione (almeno uno ogni anno e mezzo circa) che diventa una voce di spesa non indifferente, soprattutto qualora fosse necessario anche fermare la produzione.
Tutto questo può essere fortemente ridotto con l’utilizzo di LED. La loro vita utile è 8 volte maggiore, arrivando a circa 100.000 ore di funzionamento, tempo che comporta una sostituzione ogni 10 anni circa (per lampadine accese h24 tutto l’anno): la differenza è quasi impietosa.
Inoltre, il LED presenta un basso fattore di decadenza del flusso luminoso garantendo, quindi, un’ottima e costante illuminazione nel tempo.
Una luce… di qualità
Come ultimo, abbiamo elencato una migliore qualità della luce.
In effetti, i LED garantiscono un’elevata efficienza luminosa (fino a 200 lumen/watt), migliore diffusione del fascio di luce, resa cromatica più naturale e assenza di sfarfallii.
Questi pregi permettono di utilizzare un minor numero di lampadine rispetto al vecchio impianto con tecnologia a fluorescenza, ottenendo un pari (o anche maggiore) livello di illuminamento.
Potrà sembrare strano, ma migliori condizioni di luce potrebbero garantire una maggiore produttività: una buona visibilità all’interno del capannone porta i lavoratori a sentirsi più sicuri delle proprie azioni, meno affaticati mentalmente dalla scarsa luminosità e, quindi, meno propensi a commettere errori e a subire infortuni. Benefici non da poco.
I pregi non finiscono mai
Ma i pregi non sono finiti qui.
A livello ambientale, oltre ai ridotti consumi energetici, c’è un’importante differenza: le lampada a fluorescenza sono rifiuti speciali pericolosi (D.Lgs. 152/2006) che vanno smaltiti in maniera corretta perché contengono mercurio, un metallo altamente tossico e pericoloso se disperso nell’ambiente.
Anche i LED sono rifiuti speciali, essendo dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) ma sono “amici” dell’ambiente in quanto riciclabili al 95% e privi di sostanze tossiche.
I LED generano quantità irrisorie di calore e quindi possono essere collocati nelle vicinanze del personale in servizio e soprattutto nelle industrie alimentari dove il controllo della temperatura è fondamentale per la produzione e la conservazione dei prodotti.
I LED sono facilmente dimmerabili e quindi si adattano bene a qualsiasi ambiente e livello di luminosità richiesto: ciò può essere sfruttato nei casi in cui il capannone sia predisposto per lo sfruttamento della luce naturale.
In particolare, nelle ore dopo l’alba e prima del tramonto e nelle giornate nuvolose servirà una potenza di luce inferiore rispetto alle necessità notturne e superiore rispetto alle ore centrali con pieno sole, per cui utilizzando un sistema di gestione intelligente, con luci LED dimmerabili, è possibile regolare l’emissione luminosa in base alle necessità, andando (di nuovo) a incrementare il risparmio economico.
Anche nel caso di sistemi di accensione delle luci tramite sensori di movimento, i LED sono un’ottima scelta poiché sono caratterizzati da tempi di risposta praticamente nulli e garantiscono sin dall’accensione un perfetto comfort visivo.
Il progetto illuminotecnico per illuminare un capannone industriale
L’illuminazione di un capannone industriale deve essere progettata in base alla destinazione d’uso e al settore di appartenenza. Nella quasi totalità dei casi la progettazione richiede l’intervento di un esperto progettista in illuminazione di capannoni industriali.
Durante la fase di progettazione vengono stabiliti alcuni aspetti fondamentali per consentire lo svolgimento delle attività al meglio. Questi aspetti includono, ad esempio, la distribuzione di ogni punto luce per ottenere determinati livelli di illuminamento medio e la scelta della temperatura di colore desiderata (fredda, calda o naturale) e idonea all’intero stabile.
Questo perché migliorando il colore della luce ed evitando abbagliamenti si ottengono notevoli vantaggi in termini di comfort e di produttività.
È importante valutare le condizioni ambientali del capannone industriale da illuminare in quanto possono essere necessari apparecchi con caratteristiche specifiche.
L’aria potrebbe contenere umidità specialmente se si parla di illuminare capannoni aperti o di fornire illuminazione esterna. Inoltre, vanno considerati sporco o agenti chimici corrosivi, alte o basse temperature e la possibilità di subire urti.
Questa fase precede l’effettivo acquisto delle lampade in quanto rappresenta un momento cruciale per ottimizzare la successiva fase di approvvigionamento. L’acquisto di buone lampade a LED permette di ottenere tutti i vantaggi finora esposti.
Chiaramente, per buona lampada a LED si intende un dispositivo dalle ottime caratteristiche tecniche (come lunga vita utile ed elevata efficienza luminosa), garantito almeno per 5 anni e, soprattutto, Made in Italy.