Quando arriva il freddo, è naturale e giusto pensare alla manutenzione delle caldaie. Ogni Regione ha delle regole specifiche al proposito, che vedremo bene nelle prossime righe. Adesso ricordiamo che la normativa attualmente vigente in merito alla manutenzione delle caldaie fa riferimento è il Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013.

Il suddetto obbliga a eseguire sui vari impianti sia controlli di manutenzione ordinaria finalizzati alla sicurezza, sia monitoraggi relativi all’efficienza energetica e al controllo dei fumi.

Per quanto riguarda la manutenzione, bisogna considerare i tempi indicati dalla ditta installatrice. Generalmente, bisogna effettuarla ogni 1/2 anni. Può capitare che non ci siano istruzioni in merito. In questi frangenti, bisogna seguire le indicazioni fornite dal costruttore. Se queste indicazioni mancano, il punto di riferimento sono le regole UNI e CEI.

caldaie

Cosa sapere sull’obbligo di verifica dell’efficienza energetica

Un discorso a parte relativo alle caldaie riguarda l’obbligo di verifica dell’efficienza energetica. In questo caso, la cadenza è stabilita dall’allegato A del Decreto del Presidente della Repubblica che abbiamo citato poco fa.

Per regolarsi, bisogna tenere conto del tipo di impianto, della sua potenza e, ovviamente, anche del combustibile utilizzato. Questa normativa nazionale è stata recepita da 15 Regioni. Le altre, continuano ad avere un proprio calendario.

Nel caso specifico delle caldaie domestiche, la legge prevede controlli di efficienza energetica. I controlli devono essere realizzati sia al momento di messa in funzione dell’impianto, sia in sede di sostituzione degli apparecchi del sottosistema di generazione. Lo stesso discorso va fatto in caso di interventi aventi lo scopo di modificare l’efficienza energetica dell’impianto.

Costi e sanzioni

Il costo della manutenzione delle caldaie varia da Regione a Regione. In linea di massima, bisogna considerare una cifra compresa tra i 60 e i 90 euro. Per il controllo dei fumi si spende invece una somma pari a 120 euro. Un consiglio utile per risparmiare consiste nell’aderire a un gruppo di acquisto o nell’approfittare dell’offerta messa a disposizione dal proprio gestore luce – gas.

Per quanto riguarda la multa in caso di mancato controllo dell’efficienza e dei fumi, si devono considerare cifre dai 500 ai 3000 euro.

Differenze tra Regioni riguardo i controlli della caldaia

Come già detto, esistono delle differenze tra Regione e Regione per quanto riguarda i controlli di efficienza energetica. Nel caso specifico degli impianti di potenza compresa tra i 10 e i 100 kW (quelle domestiche hanno una potenza media di 20, mentre quelle condominiali si aggirano attorno ai 35).

I controlli vanno effettuati ogni due anni in queste Regioni:

  • Lombardia
  • Liguria (in questo caso, il limite di tempo vale per gli impianti con più di 15 anni di servizio)
  • Toscana (caso che vale solo per gli impianti con più di 8 anni di servizio)
  • Abruzzo (limite da considerare in caso di impianti fino a 35 kW di potenza. Per quelli di potenza superiore, la scadenza per i controlli di efficienza energetica delle caldaie è di un anno)

Nelle seguenti Regioni, invece, i controlli devono essere effettuati ogni 4 anni:

  • Trentino Alto Adige
  • Friuli Venezia Giulia
  • Veneto
  • Umbria
  • Marche
  • Molise
  • Puglia
  • Calabria
  • Basilicata
  • Campania
  • Sardegna
  • Lazio
  • Toscana (regola che vale per gli impianti fino agli 8 anni di servizio)
  • Liguria (regola che vale per gli impianti fino ai 15 anni di servizio)