La domanda più frequente che si pone un contribuente che deve cominciare dei lavori edilizi riguarda le possibili detrazioni fiscali. Dunque, i lavori edilizi che prevedono un cambio della destinazione d’uso di un immobile possono accedere agli sgravi fiscali?
La materia fiscale è da sempre ostica e piena di tecnicismi di difficile comprensione tuttavia possiamo cominciare facendo un po’ di chiarezza in materia.
Ogni immobile possiede una destinazione d’uso, ossia lo scopo primario per cui esso è stato progettato e costruito. Talvolta può capitare che, con il tempo, esso cambi: basti pensare, ad esempio, ai tanti pub situati al piano terra e sorti in una vecchia unità abitativa.
E’ sempre possibile beneficiare della detrazione al 50%?
Per questo tipo di lavori, è possibile accedere a delle detrazioni IRPEF del 50%. Tuttavia solo se la nuova destinazione d’uso dell’immobile sarà di tipo residenziale. Sono esclusi, quindi, i lavori su edifici a destinazione commerciale, produttiva e amministrativa.
L’Agenzia delle Entrate, nella risoluzione 14/e del maggio 2008, poi confermata con la circolare n°7/E dell’aprile 2017, ha affermato che è: “possibile fruire del diritto alla detrazione di imposta [..], a condizione che nel provvedimento amministrativo che assente i lavori risulti chiaramente che gli stessi comportano il cambio di destinazione d’uso del fabbricato, già strumentale agricolo, in abitativo.”
Dunque, in questo caso, si avranno degli sgravi fiscali se, ad esempio, si vuole ristrutturare un vecchio fienile in disuso trasformandolo in abitazione.
Lo sgravio fiscale, inoltre, è riconosciuto anche se l’immobile, attestato come ufficio venga ristrutturato e trasformato in unità abitativa: il provvedimento amministrativo che autorizza i lavori, in questo caso, deve specificare in modo chiaro che l’intervento comporterà il cambio della destinazione d’uso.
La detrazione al 50% va divisa in 10 quote annuali con pari importo, per un massimo di 96 mila euro totali, a partire dall’anno di inizio delle spese.
Per quanto riguarda i beneficiari delle detrazioni troviamo: il proprietario dell’immobile, l’usufruttuario o l’affittuario, l’imprenditore o gli imprenditori, i soci di cooperative e di società semplici.
La detrazione spetterà, inoltre, anche al coniuge o a parenti prossimi qualora essi convivano con il proprietario dell’immobile al momento dell’inizio dei lavori.
Ricordiamo, infine, che prima di addentrarsi in questo tipo di lavori occorre seguire un iter burocratico che prevede documenti che vanno dalla presentazione in cambio d’uso catastale (con cambiamenti fiscali per quanto riguarda, ad esempio, l’IMU) al certificato di agibilità, rilasciato dal Comune a fine lavori e passando per permessi ed eventuali altre documentazioni.