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Le stufe a pellet senza canna fumaria, anche se in Italia (e non solo) vengono ancora guardate con un punto di domanda dalla maggior parte dei consumatori, in realtà sono un ottimo compromesso, perché permettono di riscaldare in modo ecologico la casa e, nello stesso tempo, di farlo senza avere bisogno di una canna fumaria.
Se fino a qualche anno fa sembravano pura fantasia, oggi queste stufe non solo esistono, ma si possono trovare, oltre che nei negozi “fisici” specializzati nella vendita di stufe, di camini e altri sistemi di riscaldamento, anche negli e-commerce online.
Come funziona però una stufa a pellet senza canna fumaria e in cosa si differenzia rispetto a quella “tradizionale”? Scopriamolo insieme.
Stufa a pellet senza canna fumaria: il funzionamento in breve
Una stufa a pellet senza canna fumaria, come d’altra parte una stufa a pellet che ne è provvista, ha comunque la necessità di portare all’esterno i fumi, sia per impedire la dispersione di sostanze tossiche all’interno di una casa, di un appartamento o di un ufficio, sia per non nuocere alla salute delle persone che si trovano nei locali dell’abitazione o dello spazio commerciale.
Difatti, se è vero che esistono stufe senza canna fumaria, per contro le stufe prive di tubi di scarico sono ancora una realtà ancora lontana dal realizzarsi e, anche le stufe a pellet senza canna fumaria, oltre ad avere lo stesso processo di combustione, generano dei fumi che, in un modo o in un altro, devono essere espulsi.
Per fare ciò la stufa, invece di servirsi di una canna fumaria, utilizza un piccolo tubo, del diametro di appena 8 centimetri, che passa attraverso il muro.
E, anche se i più “verdi” tra i nostri lettori storceranno il naso a questo punto, purtroppo questo passaggio è necessario, perché i fumi possono raggiungere anche temperature molto elevate (in genere intorno ai 300 gradi), quindi se rimangono all’interno della stufa, possono rappresentare anche un pericolo per tutte le persone che si trovano nelle vicinanze.
Tornando a parlare invece del funzionamento della stufa in sé, il tiraggio avviene attraverso una ventola elettrica, mentre il pellet, dopo essere stato messo in un serbatoio, viene prelevato in automatico dalla stufa tramite la coclea e, in seguito, convogliato verso la camera di combustione.
Come installare una stufa a pellet senza canna fumaria?
La stufa a pellet senza canna fumaria, così come gli altri sistemi di riscaldamento “alternativi”, sottosta anch’essa alla normativa UNI 10683 per lo scarico dei fumi, quindi, a meno di non voler provocare incendi, ferimenti alle persone o di incorrere in sanzioni pesanti, è fondamentale richiedere anche in questo caso l’intervento di un tecnico specializzato in fumi o di uno spazzacamino qualificato, che provvederà ad installare la stufa secondo le norme vigenti.
Perché, a meno che tu non sia uno spazzacamino o un elettricista riconosciuto, non puoi installarla tu senza richiedere l’intervento di un tecnico?
A parte che andresti incontro a tutti i rischi che abbiamo visto, ma anche la stufa a pellet senza canna fumaria funziona ad elettricità, quindi se non sei capace di fare il collegamento, non si accenderà né tanto meno si metterà in moto per riscaldare l’ambiente circostante.
Inoltre, a meno che tu non voglia sfidare il fato, devi sapere che durante l’installazione potrebbe capitare che la stufa emetta fumo dallo sportello. Di solito questo succede a causa di black out improvvisi o interruzione di corrente.
Questo problema può essere risolto, ovviamente, realizzando un piccolo condotto per il tiraggio naturale, simile a quello che si trova nei caminetti, che in genere solo gli spazzacamini qualificati sono in grado di realizzare ad hoc.
Da ultimo, ma non meno importante, solo l’intervento di un professionista ti permette anche di ricevere la certificazione dell’impianto, che in Italia è obbligatoria, e di avere anche l’accesso alle manutenzioni periodiche, anche quest’ultime previste dall’attuale legislazione.
Per chi è consigliata questa tipologia di stufa?
La stufa a pellet senza canna fumaria è consigliata per tutti gli utenti che, a causa della conformazione della loro casa, non hanno la possibilità di effettuare grandi opere di muratura, oppure che vivono nei condomini o nelle abitazioni plurifamiliari.
Se un inquilino e abiti in un palazzo in cui sono presenti altre persone, spesso la stufa a pellet senza canna fumaria rappresenta l’unica soluzione per il riscaldamento, in quanto per motivi di spazio e logistici non è possibile installare un camino.
Parlando di legislazione, fino a non pochi anni fa si poteva installare questo tipo di stufa in tutti gli appartamenti e bastava uno scarico a parete per espellere i fumi, mentre oggi, complice anche l’arrivo della normativa UNI, le cose sono un po’ più diverse.
Lo scarico a parete è stato vietato per i condomini e adesso, per avere una stufa a pellet senza canna fumaria all’interno del proprio appartamento, è necessario non solo installare un tubo “a tetto”, ma se gli appartamenti non dispongono già di questo tipo di stufa, occorre domandare anche il permesso all’amministrazione e agli altri condomini durante le assemblee che si tengono ogni anno.