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Stiamo convivendo, ormai da settimane, con un “nemico invisibile” che, piano a piano, ha stravolto le nostre routine e le nostre abitudini più consolidate.
Se si può uscire solo per fare la spesa o, in caso di necessità, per andare in farmacia, è inevitabile che cambi totalmente il ritmo che ha contraddistinto le nostre giornate fino ad ora.
L’isolamento forzato (ma quanto mai necessario) ci sta facendo riscoprire tante piccole cose che la frenesia della vita moderna aveva trascinato con sé.
In particolare, lo stare a casa tutti insieme ci sta sicuramente aiutando a ricordare cosa significa essere una famiglia, grazie anche a momenti di dialogo che, troppo spesso, vengono sacrificati nei confronti di “cose da fare” ritenute più importanti.
Ed ecco che si riscopre il rapporto con i figli, soprattutto con i più piccoli che risentono maggiormente di questo profondo cambio di abitudini: la noia è il peggior nemico in momenti come questo e non è sempre facile trovare idee per mantenerli attivi e lontani da situazioni di ansia e stress.
Se il compito vi sembra difficile, non disperate: l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha deciso di andare incontro ai genitori stilando una lista di consigli su come gestire le giornate “casalinghe” dei bambini.
Dal mantenere le stesse abitudini a scandire le giornate con un programma, passando anche per qualche attività motoria e una giusta alimentazione: ecco come districarsi nel complicato mondo dell’isolamento forzato.
Giorni di lavoro e giorni di festa
Tutti in casa devono lavorare: i genitori alle prese con lo smart working tramite PC e i ragazzi a fare i compiti. Infatti, è importante mantenere la differenza tra i giorni lavorativi, in cui prevalgono i “doveri” e in cui è fondamentale mantenere gli orari e le abitudini di sempre, e il fine settimana, durante il quale, invece, si può dare più spazio allo svago.
Stabilire un programma giornaliero
Può essere utile stilare, in compagnia e in accordo con i bambini, un vero e proprio programma che scandisca il ritmo giornaliero. Tanto per dare un esempio:
- sveglia;
- colazione;
- lavarsi e vestirsi;
- compiti;
- gioco organizzato;
- gioco libero;
- aiutare nel preparare la tavola per il pranzo;
- pranzo;
- così via…
Appendete il programma nella loro cameretta e fate in modo che, aiutandosi con una spunta, seguano, passo dopo passo, tutta la lista delle cose da fare, ma ricordate di mantenere sempre la giusta dose di elasticità.
Il piacere sì, ma solo dopo il dovere
Dopo aver svolto i compiti, che gli insegnanti stanno assegnando tramite le nuove forme di comunicazione tra scuola e alunni, ci sono molte attività che possono tenere allenata la mente dei nostri bambini, ponendo il tutto sempre sotto forma di divertimento.
Si possono fare attività artistiche, come il disegno, la pittura o dei lavoretti con la carta, ma anche dei giochi in cucina. In quest’ultimo caso, è possibile coinvolgere i piccoli nella scelta di cosa mangiare, insegnargli come preparare delle pietanze semplici o chiedergli aiuto per attività non pericolose, come pulire la verdura.
A tal proposito, dall’Ospedale Bambino Gesù ricordano di mantenere, anche in questi giorni, un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura, evitando i fuori pasto, le bibite gassate e le merendine confezionate. Ricordate, inoltre, di bere e far bere anche ai più piccoli tanta acqua.
E il movimento? Beh, quello di sicuro lo faranno senza grandi indicazioni ma possiamo comunque aiutarli tramite percorsi realizzati in casa o in balcone/terrazzo, così da gestire e rinfrescare la coordinazione nei movimenti.
TV: manuale di sopravvivenza
Di sicuro è e resterà sempre il passatempo preferito di tutti i bambini, ma guardare la TV, o giocare ai videogiochi, deve, sempre e comunque, sottostare alla dura legge del “tempo massimo consentito”.
Ricordate, infatti, che troppa televisione può essere nociva da vari punti di vista, per cui è bene non superare le due ore al giorno, magari da suddividere tra mattina e pomeriggio oppure, meglio ancora, se concentrate nella serata per guardare un bel film tutti insieme prima di andare a nanna.
Infine, tenete a mente che la tendenza che ora abbiamo a mantenerci costantemente informati sul coronavirus, guardando la TV e controllando frequentemente sul cellulare, genera ansie inutili e, soprattutto, può aumentare lo stress dei bambini, che non hanno la possibilità né di comprendere bene le informazioni, né di gestire le emozioni che esse suscitano.
Spegnete, quindi, la televisione e allontanate gli smartphone. Le notizie le vedrete a tempo opportuno. Ora i bimbi hanno bisogno di voi e delle certezze date dalla loro classica routine.